Scuola, sport e servizi nel PGT: come cambierà la città?

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LECCO – Potrebbe presto aprirsi la tanto attesa discussione sul PGT : Lecco è tra quel centinaio di Comuni lombardi che ancora non è stato in grado di concludere l’iter per l’approvazione del piano urbanistico e sfrutterà la proroga a dicembre per arrivare all’adozione.

In questi giorni a Palazzo Bovara si è iniziato a parlare del Piano dei Servizi, che dovrà dare una progettualità a come distribuire l’offerta di servizi pubblici e privati in città. Appello per Lecco, che a suo tempo aveva dato un ultimatum alla Giunta per affrettare il progetto di realizzazione del piano di governo, ora freme per dare il suo contributo in termini di proposte.

Tantissime le idee in campo, come spiegato dal consigliere Alberto Invernizzi: “Il PGT deve guardare in piccolo ai servizi necessari ai singoli rioni, ma deve avere anche una visione più ampia e provare a ‘rivoluzionare’ Lecco, nell’ottica di consegnare una città migliore alle nuove generazioni”.

Proprio a queste si rivolge una delle proposte che Appello per Lecco vorrebbe realizzare riguardo alle scuole lecchesi: la creazione di una “cittadella degli studi” che possa avvicinare gli istituti superiori del capoluogo in un’area compresa tra il Badoni e il nuovo Campus del Politecnico.

“Oggi le scuole secondarie sono dislocate in modo sparso per Lecco, con il delirio viabilistico che ne consegue ogni mattina – spiega Invernizzi – Si può quindi pensare di mettere ordine, in sinergia con Provincia e Regione, sfruttando anche il cambio di proprietà tra gli immobili in dotazione agli enti locali. Il Medardo Rosso, che oggi è ospitato in un edificio scolastico del Comune, potrebbe per esempio trasferirsi in via Marco d’Oggiono nella sede del Politecnico”.

L’idea di Invernizzi è quella di sfruttare anche l’area dell’Arlenico come un corridoio di spazi verdi, servizi commerciali dedicati agli studenti, fino a raggiungere l’ex Piccola ed il campus universitario; il tutto garantendo la presenza di aziende che possano interagire con le scuole ed integrare l’istruzione all’esperienza lavorativa.

Ma anche la situazione degli impianti sportivi potrebbe essere coinvolta nella programmazione del piano:

“Oggi abbiamo due problemi – sottolinea il consigliere di Appello – la mancanza d’offerta di sport non tradizionali, mi riferisco in modo particolare al palazzetto del ghiaccio che se vogliamo ripristinare sarà necessario individuare un’area, e le richieste che ci arrivano dai ragazzi, come la realizzazione di uno skate park. Non dimentichiamoci poi la carenza di campi di calcio, con società sportive della città che devono spostarsi perché qui non trovano spazio”.

In cantiere anche la possibilità che il parco di Villa Gomes e quello di Villa Ponchielli si uniscano in un’unica vasta area verde, rompendo il muro che li divide. Si dovrà anche capire cosa fare del progetto del porticciolo della Malpensata e di tutte quelle aree demaniali che entro fine novembre potranno essere nelle disposizioni del Comune.

“Per ora abbiamo aperto la discussione su alcune di queste tematiche – conclude Invernizzi – auspichiamo di poterla condividere con tutte le forze politiche”.