LECCO – L’ultimo rapporto dell’Agenzia europea dell’ Ambiente (Aea) sulla qualità dell’aria in Europa non lascia dubbi, Lecco è la seconda città d’Italia e d’Europa più inquinata sul fronte dell’ozono dopo Padova che sta in cima alla lista nera.
Se le emissioni inquinanti nei Paesi dell’Ue sono di fatto diminute, l’88% della popolazione che risiede nelle città europee è tuttavia esposta a livelli di inquinamento dell’aria che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) cosidera dannosi.
E così tra le dieci città più inquinate d’Europa Padova la fa da padroni in quanto a emissioni inquinanti da ozono avendo sforato nel 2011 per 104 giorni i limiti massimi raccomandati dall’OMS, subito dietro Lecco con 100 giorni, terza la spagnola Caceres, udite udite, unica non italiana nelle prime 24 posizioni. Al quarto posto Pavia e a seguire Reggio Emilia, Treviso, Parma, Verona, Varese, Modena, Udine e Novara.
Anche per quanto riguarda le Polveri Sottili (Pm10) e le Polveri Ultrafini (Pm25) l’Italia nel 2011 è stato uno dei Paesi europei che ha superato più spesso il limite Ue della media annuale. La peggiore è stata Monza al 12° posto della classifica Ue con 121 giorni di sforamenti nel 2011, seguita da Brescia (113), quindi Cremona (109), Vicenza (107), Torino (105), Padova (93) e Venezia (85).
Di certo non conforta sapere che l’Italia non è un’eccezione, dato che il 90% degli europei che risiede in città respira un livello troppo elevato di polveri ultrafini pari al 96% dei cittadini Ue per quanto concerne le Pm 2,5 e di ozono fino al 98%.