ASL: chiudono i consultori familiari di Valmadrera e Olgiate

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LECCO – Nella giornata di martedì 15 ottobre si è svolto, presso la sede dell’ASL, il Consiglio dei Rappresentanza dei Sindaci : all’ordine del giorno la nuova organizzazione dei consultori familiari presenti sul territorio.

“Da mesi stiamo  lavorando con i sindaci per rivedere l’organizzazione dei servizi consultoriali  – fa sapere l’Azienda Sanitaria – al fine di ottimizzare le risorse umane a disposizione dell’Azienda e fornire nuovi servizi di qualità più rispondenti ai bisogni emergenti nella prospettiva di realizzare il centro per la famiglia che Regione Lombardia individua come obiettivo da realizzare.

Nell’incontro è stato definito il trasferimento in altre sedi  delle attività dei consultori familiari di Olgiate Molgora e Valmadrera, dove hanno invece trovato posto altri servizi(a Olgiate una maggiore presenza dei medici di famiglia e a Valmadrera il Dipartimento delle fragilità) .  Le attività consultoriali di Valmadrera afferiranno a Lecco e Calolziocorte e quelle di Olgiate Molgora a Cernusco Lombardone e Olginate.

“Eravamo presenti sul territorio provinciale con tredici sedi ed avevamo il numero più alto di consultori rapportato alla popolazione di tutta la Regione Lombardia. Certo, eravamo vicini ai cittadini con i nostri servizi, ma ottimizzando le risorse umane presenti in Azienda sono certo che offriremo prestazioni di alta qualità e potremo introdurre nuove modalità di presa in carico dei bisogni emergenti , come per esempio l’aiuto alle famiglie con parenti affetti da gioco patologico o in crisi per la perdita del lavoro”, spiega il direttore Generale dell’ASL, Enzo Lucchini.

E’ stato inoltre confermato durante il Consiglio di Rappresentanza che l’ASL ha avviato da mesi un dialogo con il Comune di Galbiate per trasformare il consultorio familiare in un innovativo centro per la famiglia, che sarebbe più consono a rispondere ai bisogni e alle fragilità di chi vive con persone anziane e disabili e deputato ad affiancare i cittadini nella completa fruizione di servizi sociali e sociosanitari offerti dal territorio.

“Prendiamo atto delle scelte compiute dall’ASL e sottolineiamo l’importanza di averle condivise in prima battuta con i Comuni interessati -ha concluso Guido Agostoni, Presidente Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci – Manteniamo ovviamente tutta l’attenzione perché le prestazioni complessivamente non subiscano decurtazioni perché si possa comunque offrire, magari anche in sedi diverse, le migliori risposte ai bisogni delle famiglie”.