Decapitata la statua del pescatore sul rondò. “Ora tolleranza zero”

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LECCO  – “Prendiamo in prestito una frase celebre di D’Annunzio ‘sono stupidi con lampi di imbecillità’ per stigmatizzare il comportamento dei vandali”.

Non trattiene la sua indignazione il portavoce di Appello per Lecco, Corrado Valsecchi, dopo la serie di vandalismi  che ha colpito la città, l’ultimo la decapitazione della statua del pescatore della composizione dedicata all’Addio ai Monti,  sul rondò posto nei pressi del Bione.

“Tolleranza zero sarà la parola d’ordine da qui in avanti di Appello per Lecco contro questi imbecilli che distruggono tutto, l’impegno dei privati a favore della comunità con il contributo di qualificare rotonde che diversamente sarebbero tristi e spoglie, sporcare e imbrattare statue e muri privati e pubblici della città, rompere panchine e bidoni portarifiuti, etc….” spiega Valsecchi.

“I nostri amministratori contro la stupidità non possono niente – prosegue il portavoce di Appello per Lecco – tuttavia, nessuno si lamenti se verrà pianificata una azione decisa con vocazione punitiva a questo punto volta a ripristinare, una volta per tutte, condanne esemplari, anche pubbliche” .

Così, Valsecchi fa sapere che il movimento cittadino chiederà con urgenza a sindaco, comandante della Polizia Locale e alle autorità competenti un incontro urgente per proporre “forme dissuasive che possano reprimere questi episodi demenziali che danneggiano la comunità e mortificano simboli importanti della nostra cultura”.

“Sappiamo già che qualcuno scatenerà campagne altrettanto stupide attaccando Appello per Lecco per questa posizione intransigente, ma la pazienza è finita – conclude –  Non staremo ad assistere un minuto in più agli show di questi vandali denunciando solo indignazione, adesso basta, vogliamo vedere i loro nomi e cognomi sui giornali ( se maggiorenni ) e vogliamo avere la certezza della pena , oltre al ripristino integrale del bene danneggiato. Se minorenni il discorso sarà diverso, ma anche in questo caso le conseguenze dovranno seguire un percorso chiaro e inequivocabile dal punto di vista della responsabilità della famiglia di appartenenza e l’ opinione pubblica dovrà avere la certezza che i costi del bullismo non ricadano sulla comunità. Comunque Appello farà una serie di proposte alle anzidette autorità cittadine”.