Migranti e tragedie: 450 “nomi” per l’iniziativa della Casa sul Pozzo

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LECCO – Un’iniziativa molto sentita dalla cittadinanza quella organizzata dalla Casa sul Pozzo per ricordare i morti della tragedia di Lampedusa: “adottiamo un numero diamogli un nome” e ben 450 nomi, per altrettante persone che hanno partecipato l’iniziativa della Comunità di via Gaggio, hanno abbracciato i numeri trasformandoli in storie umane.

“E’ stato commovente vedere famiglie, classi scolastiche, singole persone arrivare e segnare il ciottolo con il nome; sono stati disegnati cuoricini, saluti – ha spiegato il fondatore della comunità, Angelo Cupini – Un bambino di 7 anni ha scritto: perché siete partiti?”

Tutti i ciottoli sono stati deposti ai piedi dell’ulivo.

“Grazie a quanti hanno sostenuto questo percorso – ha proseguito Cupini – Grazie ai pittori Giansisto Gasperini che ha permesso l’esposizione di un suo grande quadro raffigurante la zattera di salvezza dei primi immigrati degli anni 90 ed Enzo Meroni che ha messo a disposizione i suoi quadri appunti sugli arrivi, la vita, le fabbriche degli immigrati giunti negli anni 60/70 nel milanese”.

L’esposizione di queste opere sarà attiva fino a domenica 10 novembre.