Ponte Vecchio: salta il confronto in Comune, s’accende la polemica

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Il segretario cittadino del PD, Alfredo Marelli

LECCO – Un Consiglio Comunale straordinario sulla questione Ponte Vecchio che si sarebbe dovuto svolgere due settimane fa e che invece è sfumato. La colpa? “E’ di Alfredo Marelli”, secondo il leghista Giulio De Capitani che ha accusato il presidente del consiglio di mancata imparzialità:

“Le avevamo chiesto di riunire l’assemblea entro il 24 ottobre e lei ha perseguito nella sua scelta di non convocare il consiglio comunale. Non siamo stati ascoltati – ha denunciato De Capitani – ma ancor più grave è che il presidente del consiglio si sia adagiato ad un indirizzo della Giunta anziché garantire tutti i consiglieri”.

Dichiarazioni di fuoco, giunte lunedì sera quando a Palazzo Bovara si discuteva dell’ordine del giorno a firma del leghista Giorgio Siani e di altri dieci consiglieri. Una mozione che avrebbe voluto discutere del senso unico in uscita dal Ponte Azzone Visconti ma arrivato in discussione troppo tardi secondo i firmatari.

Nel mezzo c’è stato l’incontro tra Provincia e i Comuni interessati dai risvolti viabilistici del senso unico sul ponte, così l’ordine del giorno è risultato “sorpassato dagli eventi”, come ha spiegato Richard Martini (PDL) spiegandone il ritiro.

“L’intenzione era quella di convocare il consiglio entro 20 giorni dalla richiesta – si è difeso Marelli – in vista dell’incontro in Provincia, però, si è deciso di scrivere ai consiglieri firmatari per chiedere se convocarlo comunque o rinviarlo. Tre di loro hanno scelto questa seconda possibilità. Solo questa ragione mi ha convinto a soprassedere alla convocazione”.

I tre consiglieri sono Ivan Mauri, Filippo Boscagli e Stefano Chirico che, come spiegato dallo stesso Mauri, avrebbero preferito il rinvio per le eventuali novità che sarebbero potute emergere dalla riunione tra sindaci e ente provinciale, oltre che per conoscere i dati sui flussi di traffico in entrata e in uscita dalla città.

Nel frattempo si attende anche di discutere la mozione dell’IDV che “taglia la testa al toro”, istituendo la pedonalizzazione del ponte. Il promotore, Ezio Venturini, fa sapere:

“Credo e penso fermamente che la mia proposta di chiudere il Ponte Azzone Visconti alla circolazione degli autoveicoli rappresenti uno dei punti-chiave per la valorizzazione turistica, storica e culturale della nostra città. Logicamente è una cosa che non si può fare subito – precisa il consigliere – e allora si continui pure temporaneamente a sostenere il passaggio delle auto in una unica direzione in uscita da Lecco, e si incominci a studiare veramente la viabilità di Lecco, che non deve essere circoscritta al solo problema Ponte Vecchio ,ma deve comprendere la viabilità dell’intera città”.