RADIO LECCOCITTÁ CONTINENTAL 
LECCO – Bandiera e ombrello: un corteo sotto la pioggia quello che si è svolto venerdì mattina a Lecco per lo sciopero generale indetto da Cgil, Cisl e Uil per protestare contro la legge di stabilità, al vaglio del Governo, ritenuta “insufficiente” dai sindacati.
Le avverse condizioni meteo non hanno scoraggiato i manifestanti che dalle 9.30 circa hanno sfilato per le vie del capoluogo partendo dalla Lucchini, sede lecchese di un’azienda simbolo della crisi economica che sta mordendo il Paese.
“I posti di lavoro persi sono tanti e sappiamo che il difficile momento non è ancora finito – spiega Valerio Colleoni, segretario generale aggiunto di Cisl Monza Brianza Lecco – E’ importante che il Governo metta al primo posto al lavoro e questo lo si fa aiutando le aziende che assumono e riducendo le tasse sul lavoro per aumentare i consumi e ridare fiato al commercio. Poi c’è il tema del welfare perché oggi troppe famiglie sono povere, i servizi mancano quando sarebbe invece necessario mantenerli”.
In più di cinquecento, tra lavoratori e pensionati, hanno raggiunto Lecco anche grazie ai pullman messi a disposizione dai sindacati e si sono uniti alla manifestazione che dall’area dell’Arlenico si è diretta verso il centro della città, passando per via Amendola.
“E’ una giornata particolarmente importante che si colloca al centro delle campagna nazionale messa in campo da Cgil, Cisl e Uil per chiedere una modifica radicale dalle manovra economica del governo – ha sottolineato Wolfango Pirelli, segretario provinciale della Cgil – Le nostre proposte sono serie e concrete, devono essere prese in considerazione e le manifestazioni come quelle odierne servono a raggiungere quest’obbiettivo”.
Sotto la pioggia, il corteo ha raggiunto Piazza Garibaldi dove ad uno ad uno hanno preso la parola i leader sindacali.
“Questo brutto tempo rispecchia la situazione di questa legge di stabilità, siamo convinti che questa norma, così come presentata non risponde alle esigenze dei lavoratori – ha denunciato Giuseppe Pellegrino, segretario generale di Uil Lecco – Se poi non c’è la volontà di cambiare e tenere conto del progetto presentato insieme da sindacati e da Confindustria, per la prima volta nella nostra storia, io credo che dovremo ritornare ancora in piazza. Così non si può andare avanti”.
