Meno entrate, via Roma 51 invenduta: bilancio riassestato

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Corti (02) - 25 nov. 2013 - CopiaLECCO – E’ stato approvato dopo una lunga discussione in sede di consiglio l’assestamento al bilancio 2013 del Comune di Lecco: 22 gli esponenti della maggioranza che hanno votato a favore, 9 i contrari da parte dell’opposizione. Un dibattito che principalmente ha preso le mosse dalla relazione presentata dall’assessore al bilancio e al patrimonio Elisa Corti.

“La delibera di assestamento al bilancio 2013 – ha spiegato l’assessore – è figlia di due situazioni importanti, già sottolineate come punti di criticità e che si sono purtroppo avverate: la mancata vendita di Via Roma 51, che si è riflessa negativamente sulla possibilità di fare investimenti ormai ridotti a zero, e i minori riversamenti di entrate tributarie per effetto della differenza tra quanto ci viene richiesto per alimentare il fondo di solidarietà e quanto ci viene riconosciuto allo stesso titolo, che ha gravato sulle possibilità di spesa corrente”. “La riduzione dei trasferimenti dallo Stato al Comune – ha precisato l’assessore Corti – ormai funziona al contrario: in passato il taglio portava a minori risorse dello Stato trasferite al Comune, nel 2013 invece è il comune che deve lasciare risorse tributarie proprie allo Stato. Per questo motivo la partecipazione degli Enti Locali al risanamento del debito pubblico, cresciuto costantemente negli anni, è arrivato a una soglia non più superabile senza segnare inesorabilmente la vita dei Comuni”.

Consiglio Comunale (02) - 25 nov. 2013Cosa fare dunque per far tornare i conti? “In questa situazione – ha detto l’assessore – i comuni potevano scegliere fra l’aumento delle entrate tributarie o un ulteriore taglio alle spese e il Comune di Lecco ha scelto la seconda strada, operando soprattutto sul recupero dei crediti dal Ministero di Giustizia e il maggior gettito da recupero dell’evasione. Il risultato non era affatto scontato, soprattutto perché il trend della spesa è da tempo molto contenuto ed è sempre più difficile trovare postazioni di bilancio da ridurre senza creare troppo disagio per i cittadini”.

Un dato positivo giunge invece dall’andamento del debito residuo, “ridotto in quattro anni da 43 a 34 milioni”. Tuttavia c’è poco da festeggiare: “pur non avendo cancellato servizi – ha ammesso l’assessore al bilancio – gli spazi di risposta per i cittadini che si rivolgono al Comune sono sempre più ridotti e molti dei bisogni di spesa sono stati spostati agli anni successivi”. “Ad oggi – ha concluso Elisa Corti – per il 2013 si rispettano gli equilibri di bilancio e il patto di stabilità, ma il risultato a fine anno potrà essere garantito solo da un’attentissima gestione quotidiana di entrate e spese, col rigore di chi sa che non ci saranno spazi di recupero”.

Più incerte le previsioni sugli anni a venire: preso atto della necessità di un’attenzione costante per il contenimento delle spese da attuare anche nel prossimo triennio, “l’incertezza sulle entrate e sul patto di stabilità – ha concluso l’assessore Corti – motivano la previsione di maggior gettito tributario per il 2014 e 2015 non ancora definito, ma che ci auguriamo di scongiurare grazie anche alla scelta, accolta nei giorni scorsi, di chiedere l’inserimento del nostro Comune tra gli Enti sperimentatori. Tale richiesta potrebbe rivelarsi molto opportuna, perché porterebbe a un bonus sul patto stabilità e a una riduzione dell’accantonamento per il rispetto del patto stesso, oltre alla riduzione o all’azzeramento del bisogno di maggiori entrate”.