Finti poveri: la condanna del sindaco. Via a nuovi controlli

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il sindaco Virginio Brivio

Donato - Volonte - Brivio

LECCO – “Si tratta di comportamenti riprovevoli, che il periodo di crisi non può giustificare, anzi, proprio le difficoltà del momento, dovrebbero imporre a tutti maggiore serietà”.

E’ il sindaco di Lecco, Virginio Brivio, ad intervenire sullo scandalo dei “finti poveri” emerso dalle  indagini della Polizia Locale e della Guardia di Finanza. Indagini  che hanno portato alla denuncia di 53 individui che hanno intascato indebitamente sussidi pubblici, dichiarando il falso rispetto alla loro situazione economica (vedi articolo).

Un comportamento condannato dal primo cittadino e che ha dirottato una cifra superiore ai 52 mila euro nelle mani di chi  non si trovava effettivamente in stato di bisogno, ma di persone che, in alcuni casi, si vedevano girare sui propri conti correnti importi che superavano i 100 mila euro.

Franco Morizio (2)“Come amministrazione proviamo due sentimenti contrastanti – ha sottolineato l’assessore Armando Volonté – perché da un lato è  emerso un atteggiamento  da parte di alcuni nostri cittadini che va tocca profondamente l’etica, dall’altra siamo orgogliosi dei controlli messi in atto che non  hanno guardato in faccia nessuno”.

Macchine di lusso, permanenza per intere giornate nei pubblici esercizi, comportamenti senz’altro anomali, accertati dalle forze dell’ordine, per chi invece dichiarava un reddito da fame.

A questo si è associata quella che il comandante dei vigili, Franco Morizio, ha definito  “la solita prepotenza dei richiedenti, un comportamento che andava avanti per consuetudine e tradizione”.

“Era diventata una normalità andare agli uffici dei servizi sociali – spiega il comandante –  gridare e ottenere quanto desiderato in maniera cattiva. Siamo dovuti intervenire tante volte e nel 2011 sono scattati anche degli arresti”.

Una vicenda che ha lasciato un grande amaro in bocca all’amministrazione comunale: “Stiamo parlando di 52 mila euro, guarda caso – ha sottolineato l’assessore Ivano Donato si tratta di una cifra simile a quella che siamo stati costretti a tagliare sui servizi sociali dal bilancio comunale. Soldi che sarebbero potuti essere erogati a chi effettivamente ne aveva bisogno”.

Forti del risultato dell’operazione, la Polizia Locale annuncia: “Vogliamo intensificare verifiche, in particolare sugli appartamenti dichiarati sfitti – sottolinea Morizio – Incroceremo i dati con anagrafe, enel  e società erogatrici di gas,  perché se emergeranno dei consumi,  vuol dire che probabilmente si tratterà di affitti in nero. Deve prevalere un principio di equità e legalità nei confronti di tutti e vogliamo tutelare tutti i cittadini onesti di Lecco”.