S. Barbara di protesta, i pompieri: “Vogliamo la nuova caserma”

LECCO – “Una caserma che sta cadendo letteralmente a pezzi” e la delusione per il progetto di costruirne una nuova di zecca che non riesce a partire: è una festa amara quella celebrata mercoledì dai Vigili del Fuoco di Lecco in occasione di Santa Barbara, la loro patrona.

A tre anni di distanza da una prima iniziativa di protesta, i pompieri hanno deciso di tornare a manifestare il loro sdegno per le condizioni in cui sono costretti ad operare, quando da anni si discute di offrire loro una struttura degna:

“Stiamo parlando di un’immobile che ha 58 anni ed oggi è al limite dell’agibilità igienico sanitaria – spiega il rappresentante sindacale Diego Busdon (USB) – intonaci che cadono, un solo servizio igienico funzionante e gli altri sono chiusi per perdite di “acqua” nella sottostante sala operativa dove arrivano le chiamate di soccorso dall’intera provincia. Inoltre siamo costretti a posteggiare all’esterno i costosi mezzi con cui operiamo e che quindi restano esposti alla mercé di tutte le intemperie”.

Così in mattinata si è svolto un corteo, organizzato dall’Unione Sindacale di Base, che si è diretto verso quell’area del Bione assegnata dal Demanio al Ministero dell’Interno per la realizzazione della nuova caserma, dove però alcun lavoro è mai iniziato in attesa dello stanziamento necessario di 15 milioni di euro da parte dello Stato.

Inoltre, su quel terreno c’è anche l’interesse dell’Amministrazione Comunale che proprio lì vorrebbe realizzare un’area adatta ad ospitare spettacoli; ai pompieri verrebbe invece destinato il deposito pullman di Linee Lecco, quando la società di trasporti verrà venduta. Una scelta definita come “inaccettabile” dai rappresentanti sindacali dei VVFF:

“Quell’area ci è stata assegnata dal Demanio e destinata alla nuova caserma – prosegue Busdon – Il comandante ne ha preso possesso nel 2011 e il Consiglio Comunale sbaglia a farci dei progetti, perché di fatto è nostra”.

In mattinata uno striscione di protesta ha accolto le autorità giunte nella stazione di Pescarenico per le celebrazioni di S. Barbara, tra loro anche il sindaco Brivio che ha replicato ai manifestanti:

“Settimana scorsa ho scritto una lettera al premier Letta per la caserma – ha spiegato il primo cittadino – Noi siamo disponibili a mettere a disposizione l’area di Linee Lecco, il piano B deve diventare il piano A perché il progetto sull’area del Bione è tutt’altra cosa, vorrebbe dire partire da zero e ci vogliono quindici milioni euro. Se il Demanio vuole andare avanti e li ha…”.

Ma che i pompieri siano uniti e convinti sulla necessità di una nuova caserma lo ha fatto ben capire il loro comandante provinciale, l’ing. Filippo Fiorello, con un intervento che ha “gelato” i rappresentanti delle istituzioni presenti alla cerimonia:

“Oggi è S. Barbara ma non si vede così tanta gioia alla partecipazione di questa ricorrenza come in passato. Penso che tutti comprenderanno i non più celati sentimenti di mortificazione di molti di noi nel vedere come al calore della riconoscenza, che traspare nelle tante persone aiutate, non sempre corrisponda la pronta, viva e convinta risposta della cosa pubblica – ha tuonato il comandante – E’ triste vedere come spesso sia sottovalutato che una nostra criticità possa influire realmente sulle possibilità di salvezza di una vita umana. Non si trovano soluzioni e rimane la delusione. L’impressione è che una cosa sia la gente e l’etica, altro sia invece la gestione della cosa pubblica”.