A Lecco i “big” del meteo nella serata targata API

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LECCO – Nati per la meteorologia. E’il caso dei relatori dell’incontro svoltosi mercoledì 11 dicembre nell’auditorium della Camera di Commercio per iniziativa del Comitato scuola-lavoro dell’Api di Lecco, che ha proposto un’interessante serata dedicata ai molteplici aspetti della meteorologia.

Ad ammettere di avere una passione innata per questa scienza sono stati, come detto, tutti i relatori, a cominciare da Paolo Corazzon, meteorologo per anni al fianco del colonnello Mario Giuliacci (fu lui a volerlo al Centro Epson Meteo) e volto noto anche della Tv proprio per le sue frequenti apparizioni nelle rubriche dedicate alle previsioni meteo.

Serata - meteo - API (4)“Bernacca è stato per me un mito, anzi il mio secondo padre – ha esordito Corazzon, dall’autunno scorso nello staff di 3B Meteo – e a lui tutto era concesso”. “Ma quelli erano altri tempi – ha ammesso il meteorologo – Adesso la gente vuole che non si sbagli più neppure una previsione, quando invece vi sono margini di errore che oggi non si possono né forse si potranno mai colmare”.

Ci sono anche le previsioni poco o nulla attendibili e sono quelle stagionali. Ma perché una previsione può risultare errata? “Per più ragioni – ha spiegato Corazzon – a partire dal fatto che per avere una previsione precisa è necessario conoscere con altrettanta precisione lo stato attuale dell’atmosfera. Per questo si sfrutta una rete di stazioni meteo su tutto il pianeta, rete che però non può essere uniforme per la presenza di oceani, mari, deserti e montagne”.
“Inoltre – ha aggiunto – le equazioni che sono alla base dei modelli di simulazione dell’atmosfera necessitano di importanti approssimazioni fisiche e matematiche che possono luogo ad errori”.

Ma cosa sta succedendo al pianeta Terra? “La temperatura media negli ultimi 100 anni è aumentata – ha detto il meteorologo – e il tasso di crescita ha raggiunto il suo massimo nell’ultimo decennio. I ghiacci si stanno rapidamente sciogliendo e il livello di mari e oceani sta salendo. Di chi è colpa? Certamente anche dell’uomo, che produce troppi gas serra”.

Introdotto da Marco Citterio di Flyrad, azienda associata all’Api, il meteorologo Francesco Nucera si è successivamente soffermato proprio sui cambiamenti climatici registrati negli ultimi 10-15 anni, caratterizzati da una maggiore piovosità alle medie latitudini e dall’aumento dell’estensione nevosa, peraltro con un trend di temperature globali tutto sommato stabili.

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Nucera, che vanta oltre vent’anni di esperienza nel settore e che ha svolto interessanti studi in particolare sui cicloni, è intervento anche in merito all’ipotesi di una mini era glaciale a partire dal 2014. “Io non parlerei di piccola era glaciale – ha affermato – ma di un aumento della possibilità di andare incontro a inverni sempre più freddi in Europa e in Nord America, con ondate di calore intenso nei mesi estivi e passaggi bruschi dal caldo al freddo”.

Delle problematiche del clima si è quindi occupato Francesco Sudati, ufficiale dell’Aeronautica militare presso il C.M.R. di Milano Linate ed esperto del Centro Meteorologico Lombardo. Questi si è soffermato pure sul clima del territorio lecchese, “che risente inevitabilmente – ha detto – dell’influenza della Pianura Padana, delle Orobie, dei laghi e della parte bassa della Valtellina e dove la temperatura media annua è compresa tra i 12 e i 14 gradi”.

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Di meteorologia aeronautica ha parlato Marco Tadini, responsabile del servizio meteo dell’Enav, società nata a metà degli anni Ottanta del secolo scorso. Tadini ha ricordato il prezioso supporto assicurato dalla stessa società al programma di ricerche portato avanti in Antartide, dove a Baia Terra Nova è operativa dal 1985 una base scientifica permanente italiana.

Efficace la relazione di Tadini e di grande fascino le immagini da lui mostrate all’attenta quanto numerosa platea, costituita anche da un buon numero di studenti. Tra loro anche gli allievi del Liceo “Giacomo Leopardi” di Lecco, dove dallo scorso novembre è installata una stazione meteorologica inclusa nell’ambito del “progetto clima” portato avanti dalle classi seconde dello stesso istituto cittadino.

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