Tempesta di Natale: anche a Lecco festività “bagnate”

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LECCO – E’ allarme meteo per le festività natalizie e da più parti è stata annunciato l’arrivo della “tempesta di Natale”: un’ondata di forte maltempo che investirà gran parte dell’Italia ed in particolare il nord della Penisola, con violente piogge, neve e raffiche di vento.

Un fenomeno che sembra non voglia risparmiare anche la provincia di Lecco, con pesanti rovesci che “bagneranno” il Natale dei lecchesi. Per saperne di più abbiamo chiesto al “nostro” esperto, Luca Pozzoni, fondatore di LeccoMeteo.it

“A causa di una depressione di origine Atlantica, la nostra Provincia potrà essere interessata da precipitazioni piuttosto intense. Prestando attenzione alla previsione del modello meteorologico GFS  è possibile osservare la probabile situazione barica e termica alle 13 (ora italiana) del 25 dicembre, con un minimo di bassa pressione al largo delle coste Norvegesi che innescherà una circolazione depressionaria su tutta l’Europa.

meteo - Tempesta Natale
“Analizzando le isobare, la loro disposizione fa capire che sul Nord del nostro paese le correnti in quota saranno moderate o forti dai quadranti di Meridione. Essendo quindi le correnti Meridionali, esse tenderanno ad essere piuttosto umide e, con questa configurazione dell’atmosfera, porteranno con loro un notevole quantitativo di acqua che varierà da zona a zona”.

“Difficile, a distanza di tre giorni – era domenica sera – fare una previsione sulla quantità di acqua che effettivamente cadrà sul lecchese , ma lo si può intuire attraverso l’accostamento dei dati di più modelli meteorologici, creando quindi una “media” fra le possibili ipotesi”.

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Secondo COSMO sulla provincia di Lecco i quantitativi di precipitazione accumulata in 48 ore potrebbero variare dai 50 ai 70 litri per metro quadrato, mentre secondo il più recente ECMWF elaborato dal Consorzio Lamma, nel lecchese potrebbero cadere dai 70 ai 100 litri per metro quadro. La previsione più critica è quella del modello GFS, che stima fino a 120 l/mq.

“Dal punto di vista termico – conclude Pozzoni – la temperatura di zero gradi centigradi è prevista intorno ai 1800 metri circa. Di conseguenza, con precipitazioni intense, non si escludono nevicate fino a 1000/1200 metri con accumuli ancora poco certi a causa dell’imprecisione delle elaborazioni matematiche”.