30 Sindaci su 54 (compreso quello di Lecco Virginio Brivio), riuniti nell’Assemblea dell’AATO tenutasi a Lecco hanno votato una mozione per sospendere l’iter di istituzione dell’Azienda Speciale ATO che, ai sensi della Legge Regionale vigente (LR 21/2010), avrebbe dovuto assumere dal 1° luglio le funzioni di Regolazione del Servizio idrico integrato.
La decisione è maturata durante l’Assemblea quando, dopo una discussione nella quale sono intervenuti tra gli altri i Sindaci di Casatenovo, Galbiate, Garlate, Osnago, Robbiate, Cassago e Paderno, è stata chiesta la sospensione della seduta durante la discussione del punto all’o.d.g. sulla determinazione del fondo di dotazione della costituenda Azienda speciale provinciale per la regolazione ed il controllo del Servizio idrico integrato. L’istanza è stata motivata dalla necessità di approfondire il contesto normativo post-referendum, anche nell’ipotesi di eventuali modifiche della legge regionale di riferimento.
Alla ripresa dei lavori si è passati alla votazione sulla proposta di sospensione del Sindaco di Galbiate che ha dato i seguenti esiti:
·FAVOREVOLI alla sospensione: 30 sindaci rappresentanti il 58,79% dei voti
·CONTRARI alla sospensione: 24 sindaci rappresentanti il 41,21% dei voti
Conseguentemente la seduta è stata sospesa e non si è proceduto all’approvazione del Regolamento della nuova Conferenza dei Comuni dell’ATO di Lecco con la relativa elezione di Presidente e Vicepresidente come previsto dall’Ordine del giorno. Nelle prossime settimane il Comitato ristretto si riunirà per riaffrontare il problema e stabilire le future tempistiche.
Il Presidente della Provincia e dell’ATO Daniele Nava stigmatizza il comportamento dei 30 Sindaci, quasi tutti di Centro-Sinistra, che afferma in un comunicato “si sono assunti la responsabilità di sospendere l’iter di costituzione dell’Azienda speciale prevista da una legge vigente che non risulta essere né illegittima né in procinto di essere modificata. La decisione di sospendere questo percorso, che avrebbe portato a breve la discussione in Consiglio Provinciale, appare una decisione grave e irresponsabile, considerando la sinergia finora dimostrata dalle forze politiche e dagli amministratori locali nel settore del Servizio idrico e il fatto che nelle recenti sedute del Comitato ristretto dell’ATO questa eventualità non era mai stata prospettata. L’istituzione in tempi brevi della nuova Azienda Speciale avrebbe anche permesso di poter risolvere i gravi problemi di personale presso l’Ufficio d’Ambito e svolgere al meglio la funzione di Regolazione del Servizio”.
Ai sensi dell’art 13bis della LR 26/2003 la Regione potrebbe ora esercitare i poteri sostitutivi delle funzioni di Regolazione del Servizio idrico integrato della Provincia di Lecco.