ROMA – La seconda Sezione della Corte di Cassazione ha ribadito le condanne inflitte in Appello agli imputati – 14 in tutto – accusati a vario titolo di 30 reati tra cui l’associazione a delinquere, la detenzione e spaccio di droga, il possesso di armi, la ricettazione, la truffa e contraffazione.
Gli affiliati al clan che aveva il suo quartier generale nel Comune di Calolziocorte erano stati arrestati a seguito dell’Operazione Ferrus Equi coordinata dall’allora sostituto procuratore Luca Masini.
Il 12 maggio di due anni fa la sentenza di primo grado. Le pene più consistenti erano toccate al «boss» del clan, Peppino De Pasquale, e al fratello Ernesto: 8 anni e 4 mesi al primo e 11 anni e 5 mesi al secondo (quest’ultima poi ridotta in Appello ad un anno).