Un uomo di 45 anni, Alfredo Cortese, dopo essersi presentato per due volte al Pronto soccorso di Lecco con dolori a gambe e braccia, improvvisa incapacità di deambulazione e febbre, ma viene rimandato a casa con diagnosi di lombosciatalgia, salvo tornare poche ore dopo in ospedale con la vita appesa a un filo, devastato nel frattempo da una infezione batterica.
Ora lotta tra la vita e la morte nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Erba. Il fratello Mimmo Cortese invoca l’allontanamento di uno dei medici che aveva visitato lo sventurato prima che la situazione precipitasse e sta raccogliendo tutti i documenti per prestare denuncia alla procura della Repubblica. L’ospedale nel frattempo ha risposto con una lettera del direttore generale Lovisari, annunciando una inchiesta interna.
LUNEDI’ 4 LUGLIO (dal diario del fratello Mimmo) “La giornata è andata via tranquilla, niente di particolare.
La situazione generale rimane da tre giorni stabile, la pressione è leggermente scesa intorno ai 100 ma in presenza di cambiamenti nella terapia mi hanno spigato che è normale.
Di buono che le piastrine importantissime per la coagulazione del sangue e quindi per scongiurere il rischio di emoraggie sono salite riproducendosi e non con la trasfusioni arrivando a 80.000.
Questi sono piccoli segnali che per andare bene dai prossimi giorni devono accentuarsi sempre di più, altrimenti il tempo che passa in queste condizioni l’organismo ne risente in modo irreversibile.
I medici mi hanno ribadito, la situazione è e rimane gravissima “ma ci crediamo” e noi tutti insieme siamo con loro, non ci arrendiamo.
Domani martedì è una giornata un pò pesante, oggi ho firmato il consenso per poter fare ad Alfredo trateoctomia, ormai non si può più rimandare essendo intubato da molti giorni c’è il rischio che insorgano problemi alla trachea e alla lingua, speriamo in bene”.
DOMENICA 3 LUGLIO (dal diario del fratello Mimmo) “La situazione di Alfredo è stabile, come già scritto in precedenza un buon segnale, la pressione che ci aveva procurato allarme con la sua instabilità sembra tenere.
Alfredo sembrerebbe anche meno gonfio di quanto lo fosse nei giorni precedenti, tenete conto che ha i reni completamente bloccati, come tutti gli altri organi quindi urina quasi niente, mentre tra medicinali e varie soluzioni gli vengono iniettati ogni giorno dieci litri di liquidi.
Oggi la situazione di Alfredo è stabile, come già scritto in precedenza un buon segnale, la pressione che ci aveva procurato allarme con la sua instabilità sembra tenere.
Alfredo sembrerebbe anche meno gonfio di quanto lo fosse nei giorni precedenti, tenete conto che ha i reni completamente bloccati, come tutti gli altri organi quindi urina quasi niente, mentre tra medicinali e varie soluzioni gli vengono iniettati ogni giorno dieci litri di liquidi”.
SABATO 2 LUGLIO La situazione di Alfredo dà qualche segnale positivo come la crescita delle piastrine aumentate da 8000 a 80mila dopo una trasfuzione, un valore che rimane comunque a metà strada rispetto il livello normale (150-200mila).
Qui di seguito la vicenda messa in luce da LeccoNotizie il primo luglio scorso e tutti gli aggiornamenti.
Il DG Lovisari disporrà un’inchiesta interna
L’ospedale si difende: “Massima attenzione”
“In tutti e tre i momenti di soccorso si ribadisce di aver avuto nei confronti del signor A.C. ,