LECCO- Per un pomeriggio Villa Ponchielli a Maggianico ha riaperto i cancelli grazie all’iniziativa di Acli, Azione Cattolica, Meic e Progetto scout . E’ stata questa, con la vicina Villa Gomes, la meta dell’iniziativa “Natura e territorio a Lecco: una bellezza da vivere e da custodire”.
Giovedì scorso 5 giugno su questo stesso tema si era svolta una serata a Palazzo Commercio. Ora lo stesso relatore, l’agronomo Giorgio Buizza, con il collega Giulio Fezzi, si è trasformato in guida, accompagnando una cinquantina di persone tra i viali ormai abbandonati della villa di fine Ottocento che porta il nome del compositore musicale Amilcare Ponchielli.
“Purtroppo – ha detto Buizza – ora si svolge solo una manutenzione limitata del verde e quindi gli alberi sono cresciuti a dismisura, tanto che non ci sono più quegli squarci tipici sul lago e sui monti di Lecco”. Si sono potuti comunque osservare il tanto verde, una fontana, una grotta e i vari percorsi sommersi da foglie e detriti, oltre allo stato di abbandono della Villa. Passata dopo pochi anni alla famiglia Gerosa, nel 1971 all’Istituto Airoldi e Muzi e ora al Comune, non ha al momento grandi prospettive e i presenti hanno auspicato un coinvolgimento della società civile, di associazioni per la tutela del patrimonio, in modo che questo bene non vada trascurato oltre il limite che comprometta la sua conservazione.
Interrotta da un temporale l’iniziativa, non ci si è potuti soffermare più di tanto anche a villa Gomes, edificio ottocentesco voluto dal musicista brasiliano Antonio Carlo Gomes su progetto di Attilio Bolla negli anni 1880/81. L’iniziativa era il prologo alla Giornata del Creato del prossimo 1 settembre, per cui le associazioni organizzatrici, con altri soggetti, stanno predisponendo un’analoga iniziativa, proprio sui temi del Messaggio dei Vescovi reso noto proprio ieri.

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