“Buongiorno, sono la mamma di Giulia, 4 anni. E’ sempre stata una bimba serena ma ultimamente si agita ogni volta che sente la sirena di un’ambulanza. Ha paura degli incidenti, ci chiede continuamente cosa succederà ad una persona se sa che non si sente bene, se morirà ecc. Io e mio marito con calma cerchiamo di rispondere alle sue domande con parole semplici, riuscendo di solito a tranquillizzarla al momento, ma non sembra funzionare molto a lungo termine visto che continua a chiedere e sembra che le nostre risposte non le facciano passare questa paura. A peggiorare la situazione in questo periodo la sorellina più piccola si è fatta male cadendo e ha dovuto mettere dei punti, mentre il nonno forse dovrà essere operato e sta facendo una serie di accertamenti. Come possiamo aiutare nostra figlia a ritornare serena?”.
Ogni bambino, nel suo cammino di crescita, si ritrova prima o poi ad affrontare delle paure: paura del buio, di mostri o streghe, di qualche animale, del temporale, di morte e malattie come in questo caso ecc.
Le paure sono delle reazioni fisiche e psichiche che si attivano quando ci troviamo di fronte a qualcosa che sentiamo come pericoloso o sconosciuto. Sono quindi un meccanismo di difesa con una propria utilità fondamentale. Per questo i bambini spesso vivono molte paure, perché immersi in un mondo che stanno imparando pian piano a conoscere e sul quale hanno poco controllo. Ecco anche perché solitamente si superano con la crescita.
In ogni caso fanno parte di una fase fisiologica della loro vita, sono quindi del tutto normali e non devono preoccuparci se sono in qualche modo passeggere, gestibili (riusciamo a tranquillizzarli in breve tempo) e non vanno a condizionare la loro esistenza tanto da impedire le attività quotidiane.
Detto questo, come aiutare i nostri bambini ad affrontare le paure?
Le paure vanno rispettate. Un bambino che mostra paura, anche se per qualcosa che a noi può sembrare ridicolo, non va mai denigrato per questo. Le paure sono delle risposte istintive a situazioni che per loro sono minacciose. Non sminuiamole e non facciamoli sentire inadeguati: hanno tutto il diritto di provare quelle emozioni!
Accogliamo le paure e creiamo uno spazio per poterne parlare. Accogliere le paure che ci vengono mostrate significa anche accogliere il bambino che abbiamo di fronte. Diamo lui la possibilità di parlarcene, di dirci cosa lo spaventa e perché, come mi sente in quelle situazioni. Non sempre è semplice mettere in parole queste emozioni, soprattutto per i più piccoli, ma è importante che sappiano di avere accanto qualcuno pronto ad ascoltare senza giudicare.
Potremmo scoprire ad esempio che hanno attribuito significati particolari a qualcosa che hanno visto o sentito, o che vivono una preoccupazione per qualcosa che non hanno capito appieno.
Potremmo anche raccontargli delle nostre paure da bambini (chi non le ha avute?) e di come ci sentivamo, così che si sentano maggiormente compresi e capiti.
Non solo parole per ritrovare la calma. Come abbiamo visto le paure sono una risposta istintiva. Non possiamo affrontarle solo con la razionalità. Dire semplicemente ad un bambino che ha paura degli insetti che in fondo loro sono molto più piccoli di lui non risolverà probabilmente la questione!
Utilizziamo quindi anche e soprattutto il linguaggio corporeo e non verbale. Per tranquillizzarlo e farlo sentire al sicuro è molto più efficace il contatto fisico, un abbraccio, una presenza calma e affettuosa piuttosto che troppe parole. Queste saranno preziose in un secondo momento, per aiutarlo a rielaborare l’esperienza vissuta.
Utilizziamo il gioco e il disegno. Questi canali comunicativi sono spesso i più facilmente fruibili dai bambini per esternare ciò che provano. Giochiamo con loro. Aiutiamoli ad uccidere mostri e lupi, diventiamo loro pazienti e lasciamogli vivere il “potere” del medico, permettiamo loro di interpretare la parte che preferiscono con il “facciamo finta che”, disegniamo “a quattro mani”… Se ci mettiamo in ascolto avremo la possibilità di conoscere una parte del loro mondo interiore, non per fare chissà quali interpretazioni psicoanalitiche, ma semplicemente per “esserci” e provare a conoscerli un po’ di più.
Mostriamo fiducia nelle loro capacità di affrontare la paura e diventiamo loro alleati. Le paure si vincono, un passo alla volta, non sentendosi dire “Smettila, ormai sei grande” ma “Ho fiducia in te e sono qui per affrontarle con te”.
Lucia Riva e Elisabetta Vitali
Gli articoli della rubrica sono a cura delle Dott.sse Lucia Riva ed Elisabetta Vitali, pedagogiste dello Studio di Consulenza Pedagogica Koru www.consulenzapedagogicakoru.it
Se avete domande o osservazioni potete scrivere all’indirizzo mail studiokoru@libero.it
LA RUBRICA VA IN VACANZA E RITORNERA’ A SETTEMBRE
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14 luglio – Sos Genitori. Tempo di vacanze… e di convivenza!
1 luglio – Sos Genitori. Prime uscite serali: che ansia!
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2012
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2 dicembre – La copertina di Linus
19 novembre – I diritti dei bambini
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23 settembre – L’estate sta finendo
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27 agosto – Sono un buon genitore?
13 agosto – Alla scoperta di…
30 luglio – Come spiegare una strage
16 luglio – Acqua mi piaci
2 luglio – Siamo ancora una coppia?
18 giugno – I bambini e la TV
6 giugno – Aiuto! Mio figlio è geloso
28 maggio – Uno, due tre… il patello via da me!
21 maggio – Estate: è tempo di rallentare
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7 maggio – Essere mamma oggi
30 aprile – Tutti in Gita
22 aprile – Il pianto del mio bambino – 2^ Parte
16 aprile – Il pianto del mio bambino – 1^ Parte
1 aprile – Genitori e nonni: come non pestarsi i piedi?
25 marzo – Mamma, papà… perchè ci ammaliamo?
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13 febbraio – Perchè non mi racconti mai niente?
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30 gennaio 2012 – Autoritatio? Permissivo? Autorevole? Scopri che genitore sei!