LECCO – “Saddam – Gheddafi – Netanyhau, occidente quale differenza?”, con questo striscione affisso ieri sera in corso Carlo Alberto l’associazione culturale Gens Italica ha voluto manifestare la sua indignazione per quanto sta succedendo nella striscia di Gaza.
“Sebbene in Palestina si combatta senza tregua da quasi settant’anni con ‘colpi bassi’ da ambo le parti, gli attacchi commessi dall’esercito israeliano in questi giorni nei confronti della popolazione civile hanno la forma di un vero e proprio genocidio – fa sapere l’associazione, che prosegue – Affermando di esercitare il loro diritto alla difesa e di voler colpire i terroristi, essi distruggono abitazioni civili e intere famiglie con colpi d’artiglieria o sparano e uccidono bambini che giocano a pallone sulla spiaggia o fanno compere al mercato; col medesimo pretesto effettuano inoltre intenzionali bombardamenti sulle Scuole ONU, ben consci della loro posizione (segnalata ben 17 volte dalla stessa Organizzazione) e di come esse siano l’unico rifugio rimasto finora per anziani, donne e bambini in quella prigione a cielo aperto che a conti fatti è la striscia di Gaza”.
L’associazione Gens Italica chiede che gli stati europei uno scatto d’orgoglio: “svegliandosi dal complice immobilismo – conclude l’assciazione – che gli Stati Europei abbiano uno scatto d’orgoglio e fermino immediatamente le aggressioni israeliane, e prendendo le distanze dai carnefici, processino al tribunale dell’Aia il Presidente Nethanyhau per crimini contro l’umanità, come in passato è avvenuto per i cosiddetti Presidenti-dittatori di Iraq e Libia”.

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