LECCO – “Sono passati oltre dodici anni da quando, pomposamente, l’Amministrazione Comunale di allora, area centro-destra a guida Lega, dava il via ad un progetto che avrebbe dovuto essere un fiore all’occhiello di una Città che, già allora, si beava nell’ipotesi di divenire anche una città turistica. Molta acqua è passata sotto Ponte Vecchio, giunte e governi, di diversi schieramenti e colori, si sono succedute, ma la burocrazia no, quella è rimasta uguale, ottusa e sorda, portandoci alla disastrosa situazione odierna”.
I Cinque Stelle vanno all’attacco sull’annosa questione di Piazza Affari e del Nuovo Tribunale, oggi non solo un’opera incompiuta bensì, per il m5S, “una putrida, maleodorante e squallida discarica”.
“È noto a qualsiasi lecchese che le cantine delle abitazioni limitrofe a Piazza Affari, con il salire del livello del lago, si riempiano d’acqua; perché il parcheggio con ben due piani sotterranei avrebbe dovuto avere un comportamento diverso? – denuncia il gruppo – I pozzi previsti, per contrastare la falda acquifera, necessitano di pompe per lo smaltimento delle consistenti acque: qualcuno si è chiesto, all’epoca (ma anche successivamente) quale sarebbe stato il tributo di energia e relativi costi che avrebbero inciso e incideranno perpetuamente sulla gestione e che i cittadini dovrebbero pagare?”
Il problema dell’infinito cantiere di Piazza Affari, destinata a diventare un parcheggio, si associa per i Cinque Stelle alla questione delle aree di sosta carenti nel capoluogo, nonostante alcune siano gà state realizzate ma mai utilizzate come quella di Via Ponte Alimasco e di Via Grassi
“Sono dodici anni che la città, carente di parcheggi a supporto delle residenze e delle attività commerciali, ha sacrificato molte decine di posti auto a beneficio del nulla – continuano dal movimento – Possibile che di tutti questi errori macroscopici nessuno sia mai obbligato a pagarne le conseguenze se non la Città e gli stessi cittadini lecchesi?”.
Per i Cinque Stelle “lo scheletro del nuovo tribunale, già orribile nella sua architettura e nello spregio del maestoso ambiente naturale circostante, oggi assume le sembianze di un monumento all’inutilità ed allo spreco” e “luogo e ricettacolo di drogati e balordi”.
“Il tutto – proseguono – senza chiedere scusa ai negozianti che, nonostante tutti i disagi, ancora, cercano di portare avanti un’attività che, a quanto pare, le giunte avvicendatesi in questi dodici anni non ritengono degne di esercitare in un luogo pulito e ordinato, come dovrebbe essere ogni centro di una qualsiasi città che aspiri ad incentivare il turismo”.
I Cinque Stelle denunciano anche “il rimbalzo delle responsabilità anche in questa vicenda” giudicato come “imbarazzante” e che “coinvolge forze politiche, siano esse di centro-destra o di centro-sinistra, Amministrazioni precedenti e attuali ed altre Istituzioni ad ogni livello”.
“Uno scandalo autentico che la lunghezza dei tempi sembrava aver diluito nella dimenticanza, ma che l’opportunità della denuncia ha riproposto in tutto il suo clamore. Uno scandalo che accomuna tutte le forze politiche oggi presenti in Consiglio Comunale in un balletto trasformistico di scambio di poltrone, mai di responsabilità, che le accomuna e che abbiamo già avuto modo di denunciare per altri spiacevoli episodi”.
L’augurio, dei Cinque Stelle, “è che Lecco 2015 porti una autentica ventata di aria nuova cancellando vecchia politica e abitudinari politicanti”.

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