Province, Nava: “Lavoratori trasferiti in Regione senza copertura”

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Daniele Nava
Daniele Nava
Daniele Nava

LECCO – “Se non si metterà mano, come chiede Regione Lombardia, alla Legge di stabilità e ai suoi collegati, secondo quanto previsto dal Governo, con un taglio complessivo di 7 miliardi di euro agli Enti locali, per le Province sono a rischio i servizi fondamentali”.

Lo ha detto il sottosegretario alle Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione negoziata della Regione Lombardia Daniele Nava, intervenendo al convegno ‘Città metropolitana, nuove province e autonomie territoriali: la ricaduta sulle imprese’, organizzato oggi da Rete Imprese Italia Lombardia a Palazzo Pirelli.

Dipendenti da 3.000 a 6.000 e “Per di più – ha precisato Nava – se dovesse essere approvato l’emendamento che vuole trasferire il 50 per cento dei dipendenti provinciali alle Regioni, la Lombardia si troverebbe di colpo più che raddoppiato l’organico (da circa 3.000 a 6.000) senza risorse aggiuntive. Questo significa che tutto il lavoro di confronto e di riflessione svolto in questi mesi con Province, Comuni e loro organismi di rappresentanza sulla riallocazione delle funzioni in base a criteri di efficienza e di minore impatto sulle imprese e sui cittadini sarebbero di fatto vanificati”.

Tra gli altri compiti oggi in capo alle Province, Nava ha ricordato il tema delle complesse autorizzazioni ambientali. “Un altro tema – ha aggiunto Nava – è la formazione professionale, che le Province gestiscono attraverso apposite Agenzie. Regione Lombardia non potrà più intervenire fuori dalle proprie competenze come accaduto finora. Lo stesso discorso vale per il trasporto delle persone con disabilità: secondo la Legge Delrio, la Regione non potrà più stanziare fondi come in passato, pena possibili ricorsi alla Corte dei Conti”.