MANDELLO – Nel 2013 i presepi realizzati da artisti e artigiani locali, l’anno prima l’evento “Angeli a più mani” . Per il Natale 2014 e le festività di fine anno e inizio 2015 il Gruppo “Il Torchio” di Somana ha pensato a qualcosa ancora di diverso, ossia all’allestimento di una mostra permanente sulla cucina ai tempi del camino. Non un tema tipicamente natalizio, dunque, ma che in ogni caso si lega alle feste per il senso di intimità e raccoglimento che si accompagna all’atmosfera che si respirava nelle cucine di un tempo lontano.
Nello spazio antistante il torchio troverà posto in ogni caso anche il presepe di corteccia del Gruppo Bornico “Pace e lavoro”, il cui allestimento si deve a Emilio Brioli.
La mostra verrà inaugurata domenica 7 dicembre alle ore 17, con tanto di degustazione a seguire. Potrà poi essere visitata tutti i sabati dalle 15 alle 19, nei giorni festivi dalle 10 alle 12 e ancora dalle 15 alle 19, il giorno di Natale e il 26 dicembre (Santo Stefano), così come il 1° e il 6 gennaio, dalle 15 alle 19.
Il giorno dell’Epifania, con inizio alle ore 15, l’ultimo atto della rassegna espositiva – che può contare sul patrocinio del Comune di Mandello – sarà accompagnato dalla lettura di poesie di autori locali ispirate alla cucina e da uno spazio musicale a cura della Scuola di musica “San Lorenzo”.
Tornando alla mostra vera e propria, va detto che si tratta di una raccolta di oggetti tipici che venivano utilizzati appunto in cucina, donati in prevalenza dai residenti di Somana, particolarmente coinvolti nel mettere a disposizione del “Torchio” materiale che testimoniasse la vita del passato.
L’Archivio comunale della memoria locale ha curato la schedatura dell’oggettistica esposta, mentre l’artista Luisa Rota Sperti l’ha corredata con una serie di disegni e la fotografa Marina Gallandra ha aggiunto alcuni suoi pregevoli scatti.
L’aiuto di altre persone che in questi anni si sono avvicendate nel contribuire all’ideazione e alla realizzazione delle iniziative proposte ha fatto il resto.
Per l’occasione è anche stata preparata una pubblicazione che riporta le ricette della cucina di una volta, in prosa e in poesia, corredate dai disegni della già citata Rota Sperti e da un prezioso scatto sempre di Marina Gallandra.
Il materiale esposto rimarrà presso la sala della frazione per tutto l’anno, con la sola eccezione dei periodi in cui quello stesso spazio ricco di storia e tradizioni, all’interno del quale fa da “attore” tutt’altro che invadente un bel torchio del vino esistente da tempi remoti, sarà occupato da altri eventi e iniziative.
Nei giorni in cui saranno allestite altre mostre, peraltro, una parte dell’arredo – ad esempio la grande botte e le vecchie panche – rimarrà a crearne l’ambientazione, mentre l’oggettistica sarà temporaneamente rimossa in attesa di tornare poi al proprio posto.
L’appuntamento che sarà inaugurato domenica 7 dicembre ben si inserisce, tra l’altro, nella tematica di Expo 2015, considerato che l’esposizione universale si confronterà con il problema del nutrimento dell’uomo e della Terra, ponendosi come momento di dialogo tra i protagonisti della comunità internazionale sulle principali sfide dell’umanità.
“Si tratta di un contenuto trasversale nelle generazioni e negli interessi – spiegano i responsabili del Gruppo “Il Torchio” – che crea inevitabilmente curiosità e invita proprio le nuove generazioni a conoscere la storia del loro passato”.