LECCO – Meeting, il prossimo 19 dicembre, fra gli operatori della Radioterapia di Lecco e i pazienti. Per l’occasione sarà presentata un’iniziativa, il Book Crossing, nata dall’idea di una ex paziente: la condivisone, cioè, di libri che sono letti e abbandonati per consentire ad altri di leggerli. L’iniziativa, partita in sordina, è oggi sempre più apprezzata dai malati in attesa del trattamento radioterapico.
L’incontro del 19 dicembre sarà utile anche per ricordare i principali trattamenti eseguiti in Radioterapia e per illustrare, fra l’altro, il percorso di rilevazioni del dolore nei pazienti in trattamento radioterapico antalgico.
A tutt’oggi, nel 2014, sono stati 875 i pazienti nuovi valutati dagli specialisti della Struttura diretta da Carlo Soatti; 112 quelli che sono stati , invece, nuovamente sottoposti a radioterapia.
Tra le metodiche più significative utilizzate al Manzoni c’è la brachiterapia: ben 328 sono state le sedute effettuate presso il Nosocomio lecchese nel corso del 2014.
Molte delle neoplasie in ambito ginecologico, prostatico, mammario, cutaneo, esofageo, otorinolaringoiatrico traggono benefici da questa tipologia di trattamento. “Questa metodica è tecnologicamente molto avanzata e consente – spiega Carlo Soatti – alte percentuali di controllo della malattia e bassa incidenza di complicanze correlate”. Un vantaggio per i pazienti è rappresentato anche dai tempi di esecuzione del trattamento estremamente brevi.
Per la brachiterapia ginecologica la Struttura di Radioterapia dell’Azienda Ospedaliera svolge attività clinica e di consulenza anche per altre AO italiane; i suoi clinici hanno partecipato, inoltre, alla stesura delle Linee Guida, per la cura delle neoplasie in ambito ginecologico, dell’Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica.