Wall Street: via ai lavori per la “Pizzeria della Legalità”

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L'ingresso dell'ex pizzeria Wall Street

Wall Street (2)

LECCO – L’attesa è terminata: a gennaio inizieranno i lavori per rinsegnare alla città l’ex pizzeria della mafia, trasformata nella “pizzeria della legalità”.

Si è infatti conclusa nella mattinata di lunedì la procedura d’appalto per l’assegnazione dei lavori di recupero di “Wall Street”, lo stabile di via Belfiore confiscato al clan dei Coco-Trovato a seguito dell’omonima operazione contro l’ndrangheta lecchese.

L’ATI Compresa srl – GIS srl (raggruppamento temporaneo d’impresa) si è aggiudicata il bando e il 7 gennaio inizierà l’opera di riqualificazione dell’immobile.

La selezione dell’impresa avviene dopo l’approvazione da parte della Giunta del Comune di Lecco, del progetto esecutivo di Aler per la ristrutturazione, il recupero funzionale e la riqualifica dell’edificio.

In particolare, il progetto prevede una parziale copertura del cortile e la messa a nuovo dell’area ristorante e dell’angolo bar, a cui si aggiunge una sala polifunzionale, per una superficie complessiva di 560 metri quadrati. Al piano terra sarà possibile ricavare 62 posti a sedere e 102 al superiore. Nel progetto di recupero dell’immobile sono state inoltre previste opere di abbattimento delle barriere architettoniche e la realizzazione di un ascensore e di un bagno per disabili.

La copertura totale dei costi, necessaria per l’avanzamento dell’iter progettuale, è stata raggiunta grazie ai 170mila euro messi a disposizione dalla Fondazione Cariplo che vanno a sommarsi ai 100mila già stanziati dal Comune di Lecco e ai 400mila a carico di Regione Lombardia.

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Il protocollo d’intesa per la riqualificazione di “Wall Street” era stato firmato nell’ex pizzeria a giugno alla presenza del governatore Roberto Maroni e il progetto sociale è stato affidato dal Comune all’associazione Libera.

“E’ l’ennesimo risultato – ha commentato il Presidente Aler, Luigi Mendolicchio – che consolida e rafforza la nostra convinzione: quando i propositi sono buoni e gli obiettivi comuni, dalle parole si può passare ai fatti. Dopo vent’anni di stallo, grazie anche all’azione determinata di Aler, si è riusciti a dare una destinazione definitiva e condivisa a questa struttura. Abbiamo lavorato in rete, convinti dell’efficace azione coordinata di istituzioni e privato sociale, dove ciascuno ha portato un contributo importante nel dimostrare che dal crimine possono nascere occasioni di riscatto”.

Maroni a Wall Street (2)