Pescate: scontro tra sindaco e sindacati sul futuro delle medie

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La scuola di Pescate in un volantino del Comune per promuoverla
scuola pescate
La campagna del Comune di Pescate a difesa della scuola

PESCATE – Nello scontro tra il provveditore scolastico Tiziano Secchi e i sindacati finisce il caso delle medie di Pescate e della classe prima a rischio per il prossimo anno.

Il sindaco Dante De Capitani nei giorni scorsi aveva fatto sapere dell’incontro rassicurante avuto con il dirigente scolastico:

“Una proficua riunione – ha spiegato il primo cittadino – Ai dirigenti ho presentato l’ufficializzazione del decimo iscritto alla scuola secondaria S. Giovanni XXIII e devo dire che entrambi erano perfettamente al corrente di tutta la situazione delle nostre scuole. Abbiamo fissato poi un incontro congiunto in Provveditorato per martedì della prossima settimana ,anche in vista dell’incontro credo risolutivo che avrò successivamente con il Dirigente scolastico regionale, a cui spetterà alla fine firmare l’autorizzazione alla formazione della classe, in base alla richiesta di deroga presentata”.

“La tempistica non sarà breve ma la legge è della nostra parte – ha spiegato De Capitani – la classe prima media a Pescate si farà anche con la contrarietà dei sindacati”.

L’entusiasmo del sindaco è però frenato proprio dalle sigle della scuola di Cgil, Cisl e Uil: “Sappiamo che per il momento il Dirigente non ha autorizzato nessuna deroga e classe – scrivono i segretari Michela Magni, Mario Rampello e Giuseppe Pellegrino – ma è anche vero che non ha fatto nulla per indirizzare il Sindaco di Pescate verso altre soluzioni in armonia con il “bene” più generale del territorio provinciale. Il Dirigente si è limitato a suggerire al Sindaco di fare richiesta di deroga al Direttore Regionale”.

“La nostra posizione è chiara – spiegano i sindacati – non siamo a prescindere ostili a mantenere aperte alcune piccole e significative realtà scolastiche (come Pescate, Rossino o Laorca solo per fare degli esempi) a patto che questo non incida negativamente sulla realtà territoriale nel suo complesso. Il dirigente, dopo aver verificato tutti i casi presenti nell’intera provincia, avrebbe dovuto chiedere personale docente aggiuntivo per garantire queste classi senza penalizzarne altre riducendone il tempo scuola o creando le cosiddette “classi pollaio”, da noi più volte denunciate”.

Secondo i sindacati della scuola “il nostro territorio non ha bisogno di un altro Ponzio Pilato” affermano riferendosi a Tiziano Secchi: “Abbiamo invece bisogno di un uomo che non si limiti a fare il burocrate, dando risposte isolate, ma di un “Dirigente” con la D maiuscola, un uomo capace di coordinare, di far sintesi, di realizzare una governance complessiva delle politiche scolastiche della provincia…..in caso contrario continueremo a sostenere che è meglio che se ne vada consapevoli del fatto che tali cariche purtroppo vengono attribuite più per consenso dei “politici” che per capacità e competenze”.