Scuola, la Lega difende il dirigente Secchi e attacca i sindacati

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il dirigente scolastico Tiziano Secchi
il dirigente scolastico Tiziano Secchi
il dirigente scolastico Tiziano Secchi

LECCO – “Completamente fuori luogo e assurdo l’intervento palesemente politico dei sindacati contro il Provveditore Prof. Secchi, e dico palesemente politico perché non può avere nessun altra origine logica”.

Dopo Daniele Nava, anche il coordinatore provinciale della Lega, Flavio Nogara, si è speso in favore del dirigente dell’Ufficio scolastico, finito in sotto il fuoco delle sigle della scuola di Cgil, Cisl e Uil che gli hanno rinfacciato la mancanza di confronto e condivisione sulle scelte relative la mondo scolastico provinciale e alla sorte di alcuni piccoli istituti.

“Abbiamo la fortuna di avere sul territorio un Provveditore capace di ascoltare le esigenze del territorio, che grazie all’esperienza maturata negli anni e al proprio percorso formativo, occupa quel ruolo per meriti, non per anzianità, come spesso succede, e invito i sindacati prima di parlare di incapacità di andare a leggersi il curriculum del Prof. Secchi – lo difende il leghista – Queste affermazioni sarebbero sensate se il Provveditore avesse agito per chiudere scuole e classi, ma sta facendo l’esatto contrario, sta lavorando per salvaguardare delle realtà difficili e meritevoli”.

Flavio Nogara
Flavio Nogara

L’intervento del segretario provinciale del Carroccio rafforza la battaglia dell’altrettanto leghista primo cittadino di Pescate, Dante De Capitani, a difesa delle scuole medie del paese e per la creazione di una nuova prima nel prossimo anno scolastico.

“Le forze sindacali hanno sbagliato interlocutore – prosegue Nogara – se la prendano con il Governo e non con lui che sta in modo esemplare ottimizzando delle risorse sempre inferiori a causa dei continui tagli di Renzi, che a parole dice molto, ma nei fatti in questi anni non ha fatto altro che continuare a tagliare risorse. Sarebbe facile ad ogni taglio di risorse accontentare l’interesse personale della maggior parte degli insegnanti, in quanto lavoratori, chiudendo classi e scuole mantenendo invariata la posizione della maggior parte, ma il compito del Provveditore, dei Dirigenti scolastici e della politica sono anche altri: salvaguardare il bene del territorio e mettere al centro i nostri bambini, che troppo spesso anche nella scuola vengono considerati dei numeri”.

“Il mondo scolastico – conclude il segretario leghista – non può agire non tenendo conto delle realtà e delle esigenze territoriali e senza tener conto che prima di tutto vengono i bambini che rappresentano il nostro futuro, il futuro della nostra società. Con questa presa di posizione i Sindacati si pongono contro l’interesse del territorio e ne prendiamo atto”.