Olginate. Raccolta firme dei genitori: “Al sabato niente scuola”

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banchi scuolaOLGINATE – Tutto è iniziato lo scorso dicembre, quando alla riunione di presentazione della scuola media statale Giosuè Carducci di Olginate, alla quale hanno preso parte i genitori dei nuovi iscritti, una mamma ha chiesto se fosse possibile abolire il sabato scolastico, spalmando le ore sui rimanenti cinque giorni feriali. 

Una proposta che ha destato l’interesse di diversi genitori, a tal punto che è stata attivata una raccolta firme. Manuela Castelli, portavoce del gruppo di genitori che ha dato vita all’iniziativa, spiega: “In quell’occasione la dirigente (Mariapia Riva, ndr) ci aveva informati del fatto che una simile richiesta non era fuori luogo, ma doveva scaturire dai genitori, non certo dall’istituto. Ed è così che ci siamo organizzati e ci siamo mossi”.

Tre mesi abbonanti per pianificare il tutto e attivare la raccolta firme alla quale hanno aderito 91 famiglie, di cui 60 con figli che frequentano la quinta elementare.

“Martedì scorso – prosegue la Castelli – ho presentato alla segreteria dell’Istituto la richiesta con le relative firme. Richiesta che consiste nella ripartizione delle ore del sabato sui cinque giorni della settimana. Attualmente i ragazzi finiscono alle 13.10, con l’abolizione del sabato si prolungherebbero le lezioni fino alle 14 (essendo una lezione della durata di 50 minuti, ndr)”.

Come spiega sempre la Castelli, le motivazioni che hanno spinto così tante famiglie a firmare per avere i figli a casa il sabato sono diverse: “Personalmente ritengo bello poter passare con i miei figli due giorni senza dover correre, ma per altri genitori le motivazioni sono anche altre, c’è chi al sabato pomeriggio ha impegni sportivi e quindi con il sabato libero potrebbe fare tutto più con calma, chi invece potrebbe partire per godersi un fine settimana insieme ma, l’avere due giorni liberi, può servire anche per poter fare i compiti e studiare”.
Insomma, tante le motivazioni per cui a molte famiglie piacerebbe la settimana corta scolastica. Ora, sarà il Consiglio di Istituto a dover valutare la proposta avanzata dai genitori e quindi decidere se accoglierla oppure no.