Poste: salvati dai tagli gli uffici di Verderio e di Maresso

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LECCO – Quindici dei 61 uffici lombardi (cioรจ 1 su 4), di cui era prevista la chiusura in base al piano di tagli e razionalizzazioni presentato da Poste Italiane lo scorso mese di febbraio, rimarranno aperti e attivi.

Ne dร  notizia il sottosegretario alle Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione negoziata della Regione Lombardia Daniele Nava che, insieme al presidente di Anci Lombardia Roberto Scanagatti e ai rappresentanti di Upl, ha condotto la trattativa con lโ€™azienda, ottenendo una parziale revisione del piano.

Nel lecchese si โ€œsalverannoโ€ dai tagli della Poste gli Uffici postali dei Comuni di Verderio Superiore e di Maresso a Missaglia. Resterebbero a rischio chiusura le sedi di Acquate, San Giovanni e quelli ubicati nelle grandi frazioni di Galbiate (Sala Al Barro), Brivio (Beverate), Calolziocorte (Rossino).
Il piano di Poste italiane prevedeva, oltre alla chiusura di 61 sedi, anche lโ€™apertura a giorni alterni di altri 121 uffici. Anche in questo caso, la delegazione regionale lombarda ha ottenuto la modifica del piano per 15 sedi.

โ€œSi tratta di un buon risultato โ€“ commenta Nava – Grazie alla serietร  del nostro lavoro, siamo riusciti a ottenere da Poste Italiane la rinuncia a chiudere 15 uffici, cioรจ 1 su 4 rispetto al piano iniziale. Ricordo che la Lombardia รจ stata la prima Regione a ottenere la sospensione del piano facendo da apripista alle altre Regioni. Grazie al lavoro svolto dal Tavolo regionale che ha raccolto in maniera precisa e puntuale una grande quantitร  di dati, basati su criteri fondati e oggettivi, ci siamo presentati preparati e uniti alle trattative con Poste Italiane, evitando campanilismi e guerre tra poveri che speriamo non si scatenino oraโ€.

โ€œAbbiamo limitato in maniera significativa i danni โ€“ prosegue Nava – riuscendo almeno in parte a far valere la specificitร  della Lombardia. Va sottolineato che ci siamo dovuti confrontare con lโ€™applicazione di un Decreto ministeriale del 2008, aggiornato da una recente delibera dell’Agcom (2014), per cui i margini di trattativa erano molto stretti. A questo proposito voglio ringraziare i dirigenti di Poste Italiane per la disponibilitร  che hanno dimostrato ad ascoltare e accettare le nostre proposte. Per il futuro chiediamo comunque a tutti i parlamentari, e a quelli lombardi in particolare, una maggiore attenzione e vigilanza su questo fronteโ€.

โ€œIn ogni caso โ€“ sottolinea il sottosegretario โ€“ guardiamo con favore alla disponibilitร  di Poste Italiane a impegnarsi con noi su progetti sperimentali, anche a valenza sociale, da concretizzare nei prossimi mesi. Di questa collaborazione hanno giร  cominciato a discutere il presidente Roberto Maroni e lโ€™amministratore delegato di Poste Italiane Francesco Caio in un recente incontroโ€.

Il confronto con Poste italiane รจ stato condotto sulla scorta di una risoluzione approvata dal Consiglio regionale il 3 marzo scorso, che ha istituito un Tavolo โ€“ presieduto dal sottosegretario Nava – cui hanno partecipato i rappresentanti di Comuni e Province e delle loro associazioni Anci e Upl, oltre che l’assessore al Commercio, Turismo e Terziario della Regione Lombardia Mauro Parolini (in qualitร  di presidente del Comitato regionale Consumatori e Utenti), i presidenti della Commissione I e Commissione IV del Consiglio regionale, Alessandro Colucci e Angelo Ciocca, e il consigliere Marco Tizzoni, relatore della risoluzione.