MILANO – Definitivo via libera in Consiglio regionale alla riforma della governance del sistema sociosanitario lombardo, approvata mercoledì sera con 46 voti favorevoli e 28 contrari.
“Il nuovo sistema socio-sanitario lombardo ha ora un riferimento normativo utile ad affrontare le sfide di una società che cambia, integrando ancora meglio e più direttamente l’ambito sanitario con il territorio e quindi con i suoi cittadini – spiega il consigliere regionale Mauro Piazza (Ncd) – La sanità lombarda si avvicina sempre di più alla persona, risponderà meglio alle esigenze dei pazienti e sarà ancora più orientata alla cura del malato e delle cronicità”.
Per Lecco confermata l’ASST (Azienda Socio Sanitaria Territoriale), come precisa lo stesso Piazza: “Per l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale della provincia di Lecco sono state ascoltate e confermate le esigenze del territorio che ho raccolto nei mesi scorsi e portato all’attenzione della Commissione Sanità che ha lavorato sul testo della riforma e del Consiglio regionale. E’ un motivo di soddisfazione sapere che, grazie al lavoro svolto sul territorio e con il territorio, abbiamo per Lecco un’unica ASST che coincide con i confini provinciali e, quindi, con i tre presidi ospedalieri di Lecco, Merate e Bellano e i loro servizi. Per questo ringrazio per il loro contributo sindaci, Comunità montana e consiglio di rappresentanza che hanno sostenuto il lavoro fatto e aiutato a raggiungere l’obiettivo sotto il segno del principio delle autonomie territoriali”.
Quindi il consigliere regionale conclude: “Ci saranno meno costi e più risorse per i cittadini lombardi: riduzione sensibile dei costi, dimezzamento delle attuali ASL, aumento dei controlli, accesso più facile e veloce a visite ed esami, aumento della prevenzione: sono solo alcuni degli elementi di novità che questa riforma introduce. L’obiettivo è quello di passare dalla semplice cura del paziente al ‘prendersi cura’ con continuità del paziente, anche a domicilio, dando vita a una vera e propria rete territoriale diffusa e capillare”.
Regione Lombardia prevede di recuperare, con la riforma a regime, circa 300 milioni di euro, risorse che saranno poi reinvestite nel sistema sanitario a vantaggio degli stessi cittadini lombardi, in particolare per ridurre i ticket sanitari, le liste d’attesa e le rette delle Residenza Sanitarie per Anziani.