Scuola: alla prima campanella mancano ancora insegnanti

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scuola2-300x187LECCO – E’ suonata lunedì la campanella del nuovo anno scolastico anche per gli studenti lecchesi: un esercito di oltre 30 mila alunni in tutta provincia, dalle elementari alle superiori, circa la metà iscritti negli istituti del capoluogo.

 

In verità, alcune scuole secondarie avevano riaperto le proprie porte agli studenti già alla fine della scorsa settimana, è il caso del liceo Grassi, del Fiocchi, del Medardo Rosso e del Bertacchi.

Nel frattempo sabato si è chiusa la fase B della “Buona Scuola” sul reclutamento degli insegnanti: nel lecchese erano 157 i posti da coprire con professori provenienti da tutta Italia.

“Praticamente tutti i docenti nominati hanno accettato l’incarico, con una percentuale superiore al 95% e alla media nazionale. Il problema è che gran parte di loro ha già un contratto di supplenza altrove e realmente non prenderà servizio” ha spiegato il provveditore Luca Volonté.

Si parla di una 60ina di posti oggi vacanti: “E’ una norma che ci danneggia da un lato, dall’altro ci tutela rispetto ai nostri supplenti, che altrimenti avremmo perso – prosegue Volonté – La fase di reclutamento finisce oggi, nel giorno in cui le nostre scuole iniziano l’attività scolastica perché le tempistiche nazionali non tengono conto delle dinamiche delle singole regioni. In ogni caso, entro pochi giorni riusciremo a coprire tutti i posti disponibili”.

Analogo problema riguarda gli insegnanti di sostegno per le scuole medie, in tutto una 40ina insegnanti che oggi mancano all’appello. A Calolzio un genitore si è addirittura incatenato ai cancelli della scuola (vedi articolo), protestando per l’assenza di un docente di sostegno per la propria bambina: “Il problema in questo caso è stato risolto, la bimba avrà il suo insegnante ma il fatto che manchino così tanti docenti di sostegno vuol dire che a livello nazionale sono pochi con questo titolo, abilitati a questo tipo di insegnamento”.

Ricoperti invece i ruoli da preside in tutti gli istituti di Lecco e della provincia, con un dirigente proprio o con un reggente. “Quello che sta iniziando sarà  un anno sperimentale, l’anno zero per la scuola – conclude Volonté – tante novità introdotte dalla “Buona Scuola” entrano in vigore quest’anno, per esempio sull’alternanza scuola-lavoro per gli studenti delle superiori. Inoltre le scuole riusciranno ad avere risorse umane aggiuntive che consentiranno di incrementare l’offerta formativa”.