Troppi pochi studenti in piazza e il corteo viene annullato

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LECCO – “Pochi ma buoni” verrebbe da dire degli studenti che questa mattina si sono riuniti in Piazza Diaz, di fronte alla Stazione di Lecco, per partecipare al corteo indetto dall’Unione degli Studenti.

La risposta all’appello del sindacato studentesco tuttavia è stata deludente, con poco più di 20 studenti e un gruppo di Anarchici riuniti dalle 7.30 di questa mattina e un corteo che si è trasformato in un quieto presidio.

 

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Non nasconde il dispiacere Sofia Gelforte, coordinatrice dell’Unione degli Studenti di Lecco: “Abbiamo organizzato questo appuntamento con largo anticipo – spiega – fatto volantinaggio, creato una pagina facebook…pensavamo di vedere tanti studenti questa mattina. Invece siamo qua dalle 7.30 con la musica e gli altoparlanti e questo è il risultato” dice indicando i suoi compagni. “Che Lecco sia particolare lo sappiamo – prosegue – ma mi meraviglia che in città, come Como, pendenti più a destra i sindacati radunano 400-500 persone alla volta, e non lavorano così bene e capillarmente come noi”.

 

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Il corteo era stato indetto per portare in piazza i diritti degli studenti: “Vogliamo una scuola partecipata, laica, democratica, cooperativa, gratuita, inlusiva” recita il volantino distribuito dai ragazzi “scendi in piazza in 9 ottobre per un’altra scuola ribelle!”. “Dopo l’entusiamo e la partecipazione alle assemblee e ai cortei contro la Buona Scuola – aggiunge Sofia – pensavamo davvero di aver sensibilizzato tutti gli studenti e questo corteo era un momento per ragionare su temi più vasti e interessanti”.

 

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Alla fine, poco prima delle 8.30 quando era oramai chiaro che nessun altro sarebbe arrivato, le forze dell’ordine presenti hanno deciso di non far partire il corteo, che avrebbe dovuto sfilare per le vie del centro città passando sotto le principali scuole. Gli studenti si sono così trattenuti in Piazza Diaz, cogliendo il momento per riunirsi in assemblea.

“Noi andiamo avanti – rassicura Sofia – prima o poi qualcosa di buono succederà!”.

 

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