Spaccio al parchetto davanti alla scuola: sei pusher arrestati

OLGIATE – Avevano trasformato il parchetto di fronte alla scuola elementare “Sommi Picernardi” di Olgiate Molgora nella loro piazza di spaccio e i primi ad accorgersene sono stati i genitori dei bimbi che lo scorso autunno, insospettiti da facce losche e giri strani nell’area verde, hanno avvisato i carabinieri: dalla loro segnalazione si è avviata un’indagine che questo lunedì si è conclusa con l’arresto di sei persone e la denuncia a piede libero di altri 17 soggetti, oltre al sequestro di ben 9 chili di droga, sei solo di “erba”.

Importante per lo sviluppo dell’inchiesta è stato il recupero effettuato dai carabinieri di Oggiono di circa 50 grammi di marijuana e due grammi di cocaina, trovati addosso ad un 23enne (L. M.) di Rovagnate nel gennaio di quest’anno. Denunciato, il giovane, risultato essere un cliente di uno degli arrestati, avrebbe collaborato con i militari, fornendo loro informazioni utili alle indagini.

Nel frattempo, i colleghi della caserma di Brivio controllavano con appostamenti e attraverso le telecamere lo smercio della droga che avveniva al parchetto di Olgiate, alla stazione dello stesso comune, ed anche nei vicini paesi di Calcio e Airuno.

Oltre 300 gli episodi di spaccio contestati alle persone arrestate e una 90ina i clienti che i pusher rifornivano; alcuni di questi, si recavano ad acquistare lo stupefacente anche in compagnia dei loro figlioletti. Una giovane coppia è stata vista raggiungere gli spacciatori con passeggini e figli a bordo.

Le cessioni di droga avvenivano anche sui treni della linea Milano-Lecco ed anche a domicilio, in questo caso per la cocaina, che i pusher consegnavano direttamente a casa dei clienti quasi fossero pizze.

Al parchetto invece accadeva anche che spacciatori e clienti, tutti molto giovani e alcuni provenienti anche dal monzese, concordavano al telefono un nascondiglio dove l’acquirente avrebbe potuto trovare la droga, in modo da non dare troppo nell’occhio.

I carabinieri, però, li stavano tenendo sotto controllo da tempo e lunedì sono scattate le manette per: Abdeljalil Addi, 39enne operaio marocchino che viveva ospite di connazionali a Olgiate, Adbelhaq Ben Lahcen, 27enne marocchino nullafacente e residente a Calco, Lahcen Oujedani, 39enne marocchino di Calusco d’Adda, Abdessamad Bouzrout, 23enne marocchino operaio residente a Calco, e per l’albanese 22enne di Calusco Pieter Palushani, nullafacente e pregiudicato che acquistava lo stupefacente dai marocchini per poi rivenderlo ai propri acquirenti.

Nel corso dell’indagine è stato arrestato anche Nicolò Comi, 21enne di Carvico, incensurato, finito sotto l’attenzione dei militari in quanto ritenuto legato al sodalizio criminale: durante la perquisizione della sua abitazione, i carabinieri hanno rinvenuto 80 grammi di marijuana già suddivisa in dosi e due bilancini elettronici. I carabinieri hanno anche proceduto al sequestro di sei piante di marijuana, rinvenute nell’abitazione di uno dei 17 denunciati, insieme ad un veicolo risultato rubato.

L’operazione “Maestro” è stata così battezzata dai carabinieri poiché la panetta di hashish recuperata era stata marchiata proprio con la scritta “maestro” che ne specifica in codice il produttore ed è stata portata a termine dal Nucleo operativo e Radiomobile di Merate insieme ai carabinieri di Brivio, collaborati nella fase esecutiva dal personale del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Lecco e il Nucleo Cinofili di Casatenovo.