Expo: più business con l’estero per le aziende lecchesi

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LECCO – Expo una grande vetrina ed una grande piazza per le aziende lombarde grazie anche all’azione di “Incoming buyer Esteri” di Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Sistema Camerale Lombardo con il coordinamento di Promos, che ha visto l’accoglienza in Lombardia di operatori economici di tutto il mondo creando occasioni di business su tutto il territorio regionale.

Anche Lecco ha partecipato e continuerà a partecipare alle iniziative 2016 già previste tra le strategie di intervento dell’Unione Regionale.

In particolare a Lecco, nelle due giornate di B2B (24 settembre; 20 ottobre) si sono svolti 225 incontri che hanno coinvolto 39 imprese dei settori arredo/design /edilizia (17) e subfornitura meccanica (12). A queste vanno ad aggiungersi le imprese lecchesi che hanno partecipato agli incontri nei diversi appuntanti fuori Lecco (dato Promos in elaborazione). Dato certo è che tra le realtà lombarde che sono cresciute di più figurano Lecco e Lodi.

I buyer presenti nelle delegazioni estere accolte a Lecco sono arrivati da: Algeria, Arabia Saudita, Brasile, Eau, Iran, Kazakhstan, Kuwait, Marocco, Oman, Polonia, Russia, Singapore, Tunisia, Vietnam.

Complessivamente, 921 le imprese di tutte le province lombarde che hanno incontrato gratuitamente 229 buyer selezionati, provenienti da 32 paesi

“Incoming buyer – ha sottolineato Mauro Parolini, assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia – è stata un’operazione strategica e sinergica dal grande valore sussidiario, che ha permesso alle imprese del tessuto imprenditoriale lombardo di cogliere appieno le potenzialità e il vantaggio competitivo derivanti dell’internazionalizzazione e dalla visibilità offerta dallo svolgimento di Expo nella nostra regione”.

Nei sei mesi di EXPO sono stati 110 i Paesi coinvolti in oltre cinquecento iniziative, tra visite dei delegazioni economiche d incontri di business tra imprese. Paesi che complessivamente corrispondono a circa la metà dei Paesi esistenti ma che pesano il 90% della popolazione e del PIL mondiale.

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Oltre 110 miliardi di euro l’interscambio con questi Paesi nella prima metà del 2015 (da gennaio a giugno) in crescita del 12,5% rispetto a 5 anni fa, 12 miliardi di euro in più. Paesi con cui già erano solidi i rapporti prima di Expo: a giugno pesano il 96% dell’import-export regionale totale (era il 94% cinque anni fa).

Circa 48 miliardi d’interscambio partono da Milano, 11 da Brescia e da Bergamo, 8 da Varese e Monza, 5 da Pavia e Mantova, 4 da Como. Cresce di più l’interscambio di Lodi (+64%), Lecco (+34%), Brescia (+28%), Como (+24%), Varese (+24%) e Bergamo (+23%).

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Cresce anche l’interscambio lombardo nel 2015: +6,4% l’import e +2,6% l’export. Per un valore che raggiunge i 59 miliardi di euro di import e 55,5 miliardi di export. Emerge da un’elaborazione del servizio Studi della Camera di commercio di Milano sui dati Istat al primo semestre 2015 e 2014.

Dopo Milano che concentra oltre la metà delle importazioni e un terzo delle esportazioni lombarde verso il mondo (rispettivamente: +8,7% e +0,1% rispetto al 2014), vengono Brescia, Bergamo e Pavia nell’import tutte con il 7% del totale e Brescia e Bergamo nell’export con il 13% circa. In forte crescita Mantova (+19,4% l’import e +9,5% l’export), Monza e Brianza (+12,5% e +7,7%) e Lecco (+14,6% e +6,1%).

Come aree geografiche, aumentano gli scambi lombardi soprattutto con gli Stati Uniti (+30,8% l’import e +19,5% l’export). Bene anche l’import da Brasile (+32,8%) e Giappone (+31,1%) e l’export verso Hong Kong (+21,2%) e Medio Oriente (+20,4%).

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