Lezioni a scuola coi migranti, la Lega scrive al provveditore

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Flavio Nogara
Flavio Nogara
Flavio Nogara

LECCO – E’ polemica da parte della Lega Nord lecchese riguardo agli incontri con i migranti nella scuola primaria di Acquate, un progetto che, secondo il Carroccio, starebbe portando avanti l’associazione Mir Sada, in campo da tempo per portare aiuti nei centri di accoglienza del territorio.

“Vista inoltre la delicatezza della tematica, le cui modalità di trattazione risultano fondamentali per una corretta, veritiera e adeguata comprensione del fenomeno da parte di un bambino di quest’eta’, mi chiedo le motivazioni e quali procedure il Plesso scolastico abbia adottato per individuare questa specifica associazione per la trattazione di questo argomento – scrive il segretario provinciale Flavio Nogara in una lettera indirizzata al provveditore scolastico – Quali qualifiche e competenze hanno i soggetti che espongono questi temi e si interfacciano con dei bambini fragili e vulnerabili, quali sono dei bambini che frequentano una scuola primaria? Qual è il programma dettagliato che viene affrontato con i bambini e da chi è stato approvato e condiviso? visto che i genitori che ci hanno segnalato la problematica non hanno mai visto un programma e non hanno mai acconsentito a questo progetto, tantomeno che i propri figli vengano in contatto con queste persone, generando oltre che problematiche in merito alla sicurezza, problematiche di tipo sanitario, essendoci già stati nella nostra provincia, ed anche proprio al Bione, dei casi di immigrati colpiti da malattie che da noi erano ormai debellate da decenni”.

Infine, un ultima nota polemica dal segretario del Carroccio: “All’interno di questo progetto ci hanno infine segnalato che sono stati richiesti contributi volontari alle famiglie da destinare al pagamento del riscaldamento alla parrocchia di Pescarenico che ha messo a disposizione dei locali per permettere a questa associazione e volontari di tenere delle lezioni di italiano agli immigrati, chi non ha per motivi propri voler offrire un contributo, ci risulta non abbia potuto avere la foto di gruppo del proprio figlio con i propri compagni di classe…”