BOSISIO / OLGINATE – Giornata intensa, costruttiva e riuscitissima quella di mercoledì, che ha visto protagonista l’Istituto Comprensivo di Bosisio Parini alla regia di un importante evento per celebrare la Giornata della Memoria. Stiamo parlando del progetto “Shoah”, “uno dei progetti cardine del nostro piano d’offerta formativa – spiega la dirigente Orsola Moro – Tutti gli anni in ogni plesso vengono organizzate delle attività che possano offrire uno spunto di riflessione con i ragazzi”.
Quest’anno le classi quinte della scuola primaria “Italo Calvino”, insieme ai loro insegnanti Paola Appiani, Sara De Bari, Loredana Mazzanti, Annunziata Pisano ePaolo Mauri, hanno letto il romanzo di Oliviero Beha “Un cuore in fuga”, incentrato sulla figura di Gino Bartali che, oltre ad essere stato un grande campione di ciclismo, ha avuto un ruolo cruciale durante il secondo conflitto mondiale contribuendo a salvare centinaia di ebrei e venendo insignito del titolo di “Giusto tra le Nazioni”.
E proprio l’autore del libro ha fatto tappa a Bosisio Parini per incontrare gli alunni dell’Istituto Comprensivo. Dopo aver assistito alla rappresentazione teatrale degli alunni di 5^ Beha ha risposto alle domande di alcuni studenti facendo emergere l’aspetto umano più che sportivo della figura di Gino che davanti alla proposta di salvare gli ebrei, scelse l’aiuto e non l’indifferenza. Un grande eroe che ha rischiato la sua vita e quella di tutta la sua famiglia per salvare la vita di tanti che non meritavano un orrendo e ingiusto destino. Di Gino Bartali era presente la sua bicicletta, cimelio conservato al Museo del Ghisallo e per l’occasione ospitata nella biblioteca comunale.
I bambini hanno anche realizzato un video che hanno inviato al concorso, bandito dal Ministero, “I giovani raccontano la Shoah”, superando le selezioni regionali e accedendo alla finale nazionale.
Prima della conferenza che si è tenuta in serata presso la sala del Centro Studi Parini, il giornalista fiorentino, che avrebbe dovuto far visita al Museo del Ghisallo, venuto a conoscenza, in una chiacchierata informale, di Consonno e della sua storia, ha voluto stravolgere il programma e recarsi sul posto accompagnato dalla dirigente Orsola Moro nei panni di “Cicerone”. “E’ stato un fuori programma inaspettato – ha commentato la professoressa Moro – Beha è rimasto colpito e affascinato da Consonno e dalla sua storia”.