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LECCO – “Ci aspettavamo richieste pesanti, le accuse sono quelle che sono e la giurisprudenza parla chiaro. Tuttavia sarà nostra premura richiamare alcuni aspetti di questa indagine che non sono stati evidenziati dalla Procura”.
A parlare è Marcello Perillo, difensore di ben 7 imputati nell’ambito del processo Metastasi, tra cui quello nella posizione più delicata, ovvero Mario Trovato, per il quale il pm ha richiesto venti anni di reclusione. Oltre a Trovato Perillo difende i quattro figli, Stefania, Rolando, Franco e Giacomo, la compagna Ivashkova e Antonello Redaelli.
Il penalista lecchese non ha esitato a definire “schricchiolante” l’indagine coordinata dalla Dda di Milano, senza anticipare troppo. La posizione dei suoi imputati sarà infatti discussa nell’udienza del prossimo 23 febbraio, l’ultima prima dell’attesa sentenza del Tribunale.
Dello stesso parere anche Enrico Giarda, l’avvocato difensore dell’ex sindaco di Valmadrera Marco Rusconi, per il quale il pm ha chiesto 8 anni di reclusione: “Tutte le richieste hanno confermato le nostre aspettative – ha dichiarato – ma a nostro avviso il pm si è fossilizzato sulla lettura imparziale delle intercettazioni”. L’arringa in difesa di Rusconi è prevista il prossimo martedì 16 febbraio.
Lo stesso giorno dovrebbero rassegnare le proprie conclusioni anche gli avvocati Patrizia e Marilena Guglielmana, difensori di Claudio Crotta: “Non avevamo fatto pronostici – annunciano al termine dell’udienza – come difesa abbiamo seguito sempre con molto rigore il processo e studieremo tutti gli atti a disposizione per assolvere il nostro assistito e fare giustizia”.
Assenti in aula gli avvocati Claudio Zotti, difensore di Saverio Lilliu, e Federica Scappaticci, difensore di Antonino Romeo e Massimo Nasatti. I penalisti dovrebbero discutere la posizione dei propri assistiti il 23 febbraio prossimo.
La sentenza, stando al crono programma dato dal giudice Enrico Manzi, dovrebbe arrivare il 1 marzo prossimo.
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