Riorganizzazione scuole: a rischio la primaria di Chiuso

Tempo di lettura: 2 minuti


torri tarelli chiuso

LECCO – Sta già mettendo in agitazione i genitori di Chiuso l’ipotesi di chiusura della scuola elementare del rione: la primaria Torri Tarelli, infatti, potrebbe infatti chiudere i battenti dal 2017 e gli alunni verrebbero quindi dirottati verso la scuola elementare di Maggianico.

Questa una delle possibilità al vaglio dell’amministrazione comunale che nei prossimi mesi affronterà nel concreto il piano di riorganizzazione che riguarderà tutti i plessi scolastici della città e Chiuso potrebbe non essere l’unica scuola a rischio. Si valuteranno le iscrizioni alle classi prime, le strutture e i servizi forniti dalle singole scuole.

La notizia sarebbe già stata anticipata dall’assessore all’istruzione, Salvatore Rizzolino, durante il consiglio di Istituto del Complesso Lecco 4, che si è svolto nelle scorse settimane.

“Allo stato attuale non sono state prese decisioni – precisa l’assessore – si stanno soltanto facendo delle valutazioni ed è opportuno che vengano fatte. Fin dall’inizio del mandato avevo detto che si sarebbe proceduto ad una riorganizzazione del sistema dei plessi scolastici, è stato ribadito poi nella lettera inviata alle scuole a settembre e di nuovo in commissione consiliare. Chiuse le iscrizioni faremo le nostre riflessioni su come poter riorganizzare il sistema scolastico, non solo per esprimere delle economie, ma per dare ai bambini dei servizi ottimali”.

La scuola Torri Tarelli è una piccola istituzione nel quartiere periferico lecchese, oltre che una risorsa indispensabile per le molte famiglie che risiedono nel rione.

Proprio pochi anni fa la scuola ha festeggiato i cinquant’anni di vita, ed è attualmente frequentata da oltre un centinaio di bambini, quasi tutti residenti in zona. Negli ultimi anni gli iscritti avrebbero avuto un andamento altalenante anche se, quest’anno scolastico, la primaria possiede un intera sezione dalla 1° alla 5° classe.

Tra le sue criticità la mancanza di una palestra interna all’istituto . “La domanda che dobbiamo porci – ha concluso l’assessore – è se preferiamo avere a tutti costi una scuola sotto casa o servizi migliori per i nostri bambini”.