MANDELLO – “Per lo sportello della cittadinanza abbiamo ascoltato la vostra idea e, pur ritenendola valida, è per moltissimi aspetti un doppione del servizio già offerto in parte da uffici comunali come il Punto giovani, in parte dai Caf e in parte ancora dai patronati già attivi in paese, dalle tre sedi sindacali e dalle Acli. Aprire uno sportello a carattere volontario è complicato, perché difficile certificarne l’affidabilità e la professionalità”.
Riccardo Fasoli, sindaco di Mandello, risponde ai quesiti che nei giorni scorsi erano stati posti a lui e alla sua Giunta dal Movimento 5 Stelle tramite gli attivisti Flavio Angeli, Aldo Gallo e Maurizio Scola.
“Per la registrazione dei consigli comunali – scrive il primo cittadino – in passato Radio Mandello seguiva in diretta le adunanze del consiglio comunale. Sentiti i capigruppo e i consiglieri non è stato dato l’assenso alla divulgazione da parte vostra del consiglio. Le registrazioni sono comunque già effettuate e disponibili ai cittadini su richiesta. Se arrivasse la richiesta di divulgazione da un soggetto non chiaramente politico, potrebbe essere considerata diversamente”.
“Sui mercati agricoli o piccoli mercati – aggiunge Fasoli – l’idea è bella e sicuramente è stata presa in considerazione, ma come già spiegato agli attivisti cinque stelle presenti alla riunione dei commercianti della scorsa settimana ci vuole il tempo necessario per regolamentare un nuovo mercato che non sia quello classico del lunedì”.
Sempre a giudizio del sindaco di Mandello “non è questione di aver superato “una normale fase di valutazione”. “Quella – scrive – è stata superata da un pezzo, è che occorre superare la fase della stesura di un regolamento per il commercio su aree pubbliche a oggi inesistente. Finché non si approva il regolamento non potremo organizzare nulla. Siamo quasi a buon punto. Per ora abbiamo sistemato la disastrosa situazione del “fierone” di San Rocco, causata dalla già ricordata mancanza del regolamento”.
Rispondendo sempre alle richieste dei pentastellati Riccardo Fasoli aggiunge: “Per la gestione del personale stiamo valutando le necessità dei diversi uffici, partendo dalle maggiori criticità. Molte regole di bilancio e assunzione non ci consentono di sistemare tutto, anzi ci mettono in grandissime difficoltà. L’esempio è la Polizia locale, dove potremmo assumere due agenti ma la revisione delle Province ci tiene bloccati. E anche con altri due agenti saremmo comunque sotto organico. Abbiamo poi potenziato la struttura Tributi, dove il lavoro da fare è molto. La formazione è favorita ove possibile, anche in base ai costi e alle possibilità di spesa previste dal bilancio: è stata data piena disponibilità delle sale comunali per corsi a carattere territoriale che possono essere utili non soltanto ai nostri dipendenti ma anche a quelli dei comuni limitrofi”.
“Sulla pianta organizzativa – spiega ancora il sindaco – non credo ci sia molto da modificare, se non cercare di individuare figure di riferimento per talune incombenze particolari ma trasversali a ogni struttura. Sul resto delle valutazioni credo che siano informazioni strettamente riservate”.
Quindi le ultime considerazioni: “Se ci sono proposte concrete ben vengano, ma che siano proposte concrete, cioè analizzino lo stato dell’arte, la copertura economica degli interventi, la disponibilità dei soggetti interessati, il rispetto delle norme, la responsabilità giuridica degli interventi da svolgere e soprattutto la loro sostenibilità. Bello avere le idee, ma metterle in pratica presenta difficoltà burocratiche che, spesso, le rendono di difficile attuazione”.