LECCO – Tra i protagonisti della mitica Dolomites Ski Race, gara mondiale di skyrunning che si è svolta, domenica scorsa, a Canazei ci sono stati anche 10 acquatesi, tutti con la casacca del “Bar Vitali” Running Team in collaborazione con la Pizzeria del Corso di corso Promessi Sposi.
Gli skyrunner acquatesi, sono stati aggregati da Romeo Vassena, titolare del “Bar Vitali” di piazza della Vittoria nel rione lecchese, che ha proseguito l’attività commerciale del mitico Bertino, da cui ha ereditato anche la passione per la corsa.
E così, in un misto di gogliardia e impegno tecnico, il drappello fin dal gennaio scorso ha preparato con cura uno degli appuntamenti più attesi nel panorama dello skyrunning mondiale, che ha visto la partecipazione di oltre 1100 concorrenti provenienti dai principali Paesi del mondo. Una corsa di 22 chilometri con partenza e arrivo in Canazei, caratterizzata da dislivelli vertiginosi e panorami mozzafiato che hanno portato i concorrenti del “Bar Vitali” Running Team a svalicare il passo Pordoi, dopo 8 chilometri di salita, e quindi dirigersi in cima al Piz Boè, 3152 metri di altitudine, dove ad aspettarli alla temperatura di -1 C, c’era Alberto Vitali, il “Bertino”, affiancato da Basilio Rigamonti. Da qui una discesa “a rotta di collo” per altri 12 chilometri su neve, morene, sentieri e pendii scoscesi, prima di attraversare la passerella finale di Canazei.
Primo a tagliare il traguardo, tra gli acquatesi, Moreno Locatelli con un incredibile tempo di 2h 44’ 53’’, seguito a debita distanza da un promettente Sergio Fioretta (3h 03’ 29’’) che merita la medaglia d’argento, e a ruota Luca Gattinoni con 3h 06’ 41’’, che conquista un importante terzo gradino del podio. Posizione di tutto rispetto per Giuseppe Gualteroni ( 3h 15’ 20’’). Oltre le tre ore e mezza di gara, Mauro Gattinoni, reduce da un piccolo infortunio chiude la vicenda in 3h 32’ 05’’, solo una manciata di secondi di distanza da Romeo “Meo” Vassena, vera anima della squadra, con 3h 32’ 18’’. Massimo Maconi paga una distorsione nella discesa e taglia il traguardo con la caviglia fasciata in 3h 33’ 37’’. Identico tempo alla “coppia di fatto” formata da Roberto Rigamonti e Matteo Biffi (3h 42’ 38’’) che hanno terminato l’avventura insieme, mentre un applauso speciale al gigante buono Andrea Funes che, conquistato con soddisfazione il temibile cancello delle due ore del Passo Pordoi, approda in Piazza Marconi dopo 4h 09’ 47’’ di fatica.
Assieme agli atleti, anche amici e famigliari hanno partecipato alla trasferta sulle Dolomiti, costituendo un’irrinunciabile tifoseria sul percorso di gara, e sostenendo la squadra con tanta allegria anche nel fondamentale terzo tempo.
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