API: “Primi a chiudere l’accordo sindacale sul nuovo contratto”

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Maurizio Casasco e Luigi Sabadini
Maurizio Casasco e Luigi Sabadini

LECCO – Nel pomeriggio di martedì 26 luglio la Confapi, Confederazione nazionale delle Piccole e Medie Imprese di cui fa parte l’Api di Lecco, nella persona del presidente nazionale Maurizio Casasco ha siglato accordi confederali in materia di rappresentanza, modello contrattuale e detassazione dei premi di produttività con i Segretari Generali delle principali associazioni sindacali: Susanna Camusso (Cgil), Annamaria Furlan (Cisl) e Carmelo Barbagallo (Uil).

Noi di Confapi siamo stati i primi tra le parti datoriali ad aprire i tavoli di trattativa e a chiudere il nuovo modello contrattuale, dimostrando, quindi, ancora una volta di porre realmente al centro della nostra attività associativa il lavoro e la crescita – ha affermato Luigi Sabadini, presidente dell’Api di Lecco, commentando quanto avvenuto presso la sede nazionale dell’Associazione –. Quanto concordato ci fornisce solide basi per procedere speditamente al rinnovo dei Contratti Nazionali di Categoria, come giustamente richiesto a gran voce dai lavoratori”.

Questo accordo con le maggiori confederazioni sindacali si presenta come un’intesa interessante e impegnativa per i suoi contenuti, avendo infatti il duplice scopo di stabilire procedure chiare e corrette e di evitare la proliferazione dei contratti.
“Per quanto riguarda il modello contrattuale è stato ribadito il ruolo fondamentale del Ccnl, con una più attenta definizione dell’ambito di operatività della contrattazione collettiva di secondo livello” spiegano da Api.

D’altra parte, rivestono particolare importanza le agevolazioni fiscali sui premi di produttività. “La detassazione degli aumenti contrattuali – ha dichiarato il presidente dell’Api – implica diversi vantaggi: se lo Stato non perde nulla perché all’Inps è garantito il medesimo gettito, d’altra parte i lavoratori e le famiglie si trovano a disporre di maggiori risorse economiche, producendo così un’ulteriore guadagno in termini di ripresa della domanda interna e dei consumi. Riteniamo che detassare completamente gli aumenti salariali sia un’iniziativa dettata dal buon senso e che andrebbe presa in considerazione anche dalle istituzioni”.
Novità anche sul versante della bilateralità e del welfare: Confapi, Cgil, Cisl e Uil hanno reso operativo il fondo Opnc, un organo bilaterale con competenza esclusiva in materia di salute e sicurezza, e l’Enfea, avente come mission il sostegno al reddito e lo sviluppo dell’apprendistato.
“Abbiamo costruito un sistema molto equilibrato – ha continuato Sabadini –, merito del fatto che alla base delle trattative, avvenute in un clima di collaborazione proficua, è stata posta la considerazione che il lavoro è bene comune. Per questo si rende fondamentale, sia per la parte datoriale, sia per quella sindacale, assumersi fino in fondo le proprie responsabilità e rispondere in modo efficace ai bisogni reali dei lavoratori e della società tutta, soprattutto nell’attuale congiuntura economica nazionale e internazionale. Le forme di bilateralità contrattate sono un esempio evidente di questo impegno: vista l’insufficienza delle prestazioni di welfare statale esistenti, abbiamo voluto fornire strumenti di bilateralità intesi in senso vero, cioè non come spartizione di interessi ma come intervento effettivo in risposta ai bisogni reali dei lavoratori”.

Primo risultato concreto dell’intesa è il rinnovo del Contratto Nazionale delle Pmi del settore chimico per gli anni 2016-2018, siglato tra Unionchimica-Confapi e i sindacati del settore (Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil) nella giornata di ieri: coinvolgerà 55000 dipendenti e 3800 Pmi a livello nazionale, delle quali una quarantina Associate all’Api di Lecco, per un totale di circa 950 famiglie coinvolte.