LECCO – Restano tutti balneabili i principali lidi lecchesi: lo confermato gli ultimi campionamenti effettuati il 22 agosto scorso da parte dell’ATS (ex ASL) e risultati favorevoli, sia per i parametri microbiologici che per quelli algali (cianobatteri).
Nel frattempo era già rientrato nelle scorse settimane il problema legato a Rivabella, dove era stata vietata la balneazione in seguito a riscontri sanitari sull’acqua che avevano fatto registrare valori fuori norma.
Data l’estrema variabilità del fenomeno della fioritura algale (cianobatteri) in relazione alle condizioni climatiche ed atmosferiche, l’azienda sanitaria ribadisce che in presenza di acque torbide, schiume o mucillaggini, o con colorazioni anomale è sconsigliato immergersi.
E’ comunque buona norma, a tutela della salute, adottare i seguenti comportamenti: evitare di ingerire acqua durante il contatto con acque di balneazione; fare la doccia appena usciti dall’acqua provvedendo ad asciugare completamente tutto il corpo, con particolare riguardo alla testa; sostituire il costume dopo il bagno.
L’ATS sottolinea che il contatto con acque contaminate da cianobatteri potrebbe provocare diversi effetti tra i quali: irritazione delle vie respiratorie e degli occhi (come riniti, asma, congiuntiviti, tosse) e/o disturbi gastrointestinali.