I Ragni nella Terra di Baffin, il racconto della spedizione in casa Acel

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LECCO – Un riconoscimento speciale da parte del main sponsor Acel Service per mano del presidente l’avvocato Giovanni Priore ai tre Ragni di Lecco: Matteo Della Bordella, Luca Schiera e Matteo De Zaiacomo (quest’ultimo assente giustificato) al rientro dalla vittoriosa spedizione nella Terra di Baffin (Groenlandia – Canada) che li ha visti protagonisti insieme ai due alpinisti belgi Nico Favresse e Sean Villanueva.

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Da sinistra, Luca Schiera, Matteo Della Bordella, Giovanni Priore e Domenico Salvadore

 

Una lunga spedizione la loro, iniziata il 6 giugno scorso e conclusasi il 5 agosto con il rientro in Italia, che li ha portati nella Stuart Valley e poi su, lungo i 1100 metri della big wall del Great Sail Peak dopo ben 8 giorni passati in parete. Cima conquistata il 4 luglio (compleanno di Della Bordella) per una nuova via e riconquistata una seconda volta nei giorni successivi aprendo una seconda via nuova, quest’ultima aperta e percorsa in stile alpino in sole 18 ore. Ripetizione dietro alla quale si nasconde un simpatico aneddoto come ha raccontato lo stesso Della Bordella.

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“Avevamo pronosticato di stare 12 giorni in parete – racconta il Maglione Rosso – ma dopo 8 giorni ci siamo accorti che avevamo la cima a portata di mano. Conquistata e ridiscesi dove avevamo le portaledge in parete, ci siamo accorti di aver dimenticato il gagliardetto di Acel. Così, abbiamo fatto due calcoli ed avendo tempo e cibo ancora a disposizione anziché scendere al campo base, io, Luca e i due belgi siamo ritornati in cima con il gagliardetto per la foto di rito aprendo una terza via in stile alpino e chiudendola in 18 ore”.  

Uno sforzo apprezzatissimo dal presidente di Acel che, dopo gli onori di benvenuto e dopo aver ascoltato il racconto dei due Ragni ha assicurato: “Siamo nuovamente pronti a ad aiutarvi nelle prossime spedizioni, su di noi potete fare sempre affidamento. Siete l’orgoglio di questa città e anche nostro”.

Parole di soddisfazione anche da parte del consigliere di Acel Domenico Salvadore che ha dichiarato: “E’ un vanto per Acel poter essere vostro sponsor”.

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A loro volta Schiera e Della Bordella si sono detti orgogliosi e soddisfatti della collaborazione con Acel che dura ormai da diversi anni. I due hanno poi illustrato nel dettaglio l’intera spedizione che li ha visti percorrere un totale di oltre 250 chilometri fra i ghiacci della Terra di Baffin, utilizzando anche speciali canoe gonfiabili che si sono rese utili soprattutto sulla strada del ritorno quando il disgelo ha “riportato” il mare là dove all’andata avevano potuto camminare sul ghiaccio.

Dal Canada dove si sono trovati, i cinque sono volati a Baffin e da qui con zaini e slitte hanno raggiunto il  fiordo distante 180 km. Durante l’avvicinamento al Great Sail Peak, vero obiettivo della spedizione, i tre Ragni di Lecco insieme ai due belgi non si sono lasciati sfuggire l’occasione per “prendersi un aperitivo” come ha dichiarato Della Bordella, salendo un’invitante parete. Villaneava, Favresse e Schiera hanno aperto la via “Down the slope whitout ski” (1000 m – 7a+) mentre Della Bordella e De Zaiacomo hanno aperto “E poi boh” (800 m – 7a).

I cinque hanno proseguito raggiungendo la zona del campo base. Qui, hanno iniziato a trasportare il materiale in parete per poi attaccare la big wall, conquistando la cima il 4 luglio. Tre le vie aperte, la prima battezzata “Coconut connection” in onore della miriade di alimenti al cocco che i due belgi avevano nello zaino e dei quali anche i tre Ragni si sono potuti deliziare (1100 m – 7c); quindi Schiera e Della Bordella hanno aperto “Mascalzone Latino” (più di 600 m di parete con difficoltà 7b) mentre Favresse e Villanueava hanno battezzato “The Northwest passage” (700m – 7a+ più 350m first tier).

Dopo un meritato riposo e prima di imboccare la via di casa, per il quintetto c’è stato ancora spazio per compiere due ascensioni su una parte situata dall’altra parte della valle rispetto al Great Sail Peak. Aperte le vie “24 h round trip camp to camp” (600m – 7a) ad opera di Schiera e Favresse e “The seed of medness” (6c) da parte di Della Bordella e Villanueva.

Per i tra Ragni un’esperienza unica: “Abbiamo arrampicato in un ambiente pazzesco con distanze incredibili e tra le pareti più grandi al mondo. Con noi tre, due compagni di avventura speciali, due alpinisti tra i più forti del mondo che da anni per noi sono un punto di riferimento”.

Tra le particolarità della spedizione, l’esibizione in parete con chitarra e violino dei due belgi: “A differenza della nostra cultura, che ci porta ad affrontare queste spedizioni con una certa serietà – ha spiegato Della Bordella – loro sono abituati a viverle in maniere più giocosa e serena”. Aspetto che dai video mostrati non è dispiaciuto affatto ai tre Ragni di Lecco che si sono fatti coinvolgere dall’allegria e dalla convivialità dei due compagni di spedizione.

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Al termine del loro racconto, Della Bordella e Schiera hanno presentato insieme a Luca Fontana della ditta “Terra Cielo Mare” l’edizione speciale di un orologio completamente meccanico e ideato in collaborazione con i tre Ragni la cui particolarità sta nel quadrante realizzato con una pietra proveniente del Cerro Torre recuperata dai tra Ragni. 

“Verranno realizzati solo 20 pezzi, uno dei quali lo acquisteremo noi Ragni – ha fatto sapere Della Bordella – per poi metterlo all’asta e devolvere il ricavato a favore delle popolazioni terremotate del Nepal. Una scelta – ha puntualizzato Della Bordella – presa prima di quanto purtroppo avvenuto recentemente in Italia”.

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Credit Photo Matteo Della Bordella