CALOLZIO – “Un’ulteriore attacco nei miei confronti, perché ho espresso con franchezza le mie opinioni. Sinceramente non vedo più spiragli, questa giunta ha fallito, non ha le capacità e naviga a vista, lo dicono i fatti, se non cambia passo non la sosterrò più! Il PD non condivide il suo operato”, così Roberto Monteleone, capogruppo della giunta Valsecchi, squarcia il velo di calma apparente che si era steso sulla politica calolziese nel post consiglio comunale by night.
L’instabilità politica calolziese è ormai nota, con una maggioranza tenuta in piedi da sfide all’ultimo voto o all’ultima presenza in consiglio, una camminata, pericolosa, sul filo del rasoio, un equilibrio che il primo cittadino, Cesare Valsecchi, era riuscito a mantenere, nonostante tutto, richiamando più volte in extremis il suo gruppo alla coesione, almeno in apparenza. Ma le voci trapelate dal palazzo comunale e riportate dalla stampa proprio nella giornata di ieri, venerdì, che vedrebbero Roberto Monteleone, affamato di cariche in altri enti sovracomunali, nello specifico, si insinuerebbe, presso il Parco Adda Nord, hanno fatto infuriare il diretto interessato, pugnalato alle spalle dalla maggioranza di cui è capogruppo; “Leggo, mio malgrado, un’ulteriore palese attacco nei miei confronti, mi si accusa di detenere una serie di presunte poltrone e di vari incarichi che andrei chiedendo. Più che di poltrone, parlerei di sgabelli, in quanto, personalmente, svolgo solo incarichi amministrativi per la mia Città, a titolo puramente gratuito, unicamente per un senso civico e di volontariato”, ha dichiarato senza mezzi termini Monteleone, raggiunto telefonicamente.
“Si sta osteggiando, di fatto, il Partito Democratico Calolziese e questo non posso consentirlo. Tanto più che, non ho mai chiesto nessuna carica a nessuno e, sfido chiunque, a sostenere il contrario. Le poltrone, nell’Amministrazione Calolziese, le detengono qualcun altro e, non di certo, a titolo gratuito… Per tanto, non accetto, assolutamente, nessun tipo d’illazioni strumentali a fini politici. “Il mio difetto” è che, quando prendo un impegno, do il massimo di me stesso e, forse, questo ha dato molto fastidio a qualcuno. Me ne farò una ragione”.
Il capogruppo si è detto pronto “a non sostenere più la maggioranza”, ed anche le scuse, o quanto meno un dichiarato allontanamento del sindaco dalle indiscrezioni che sarebbero trapelate proprio dal gruppo, potrebbe non bastare: “una smentita non sarà sufficiente, serve anche altro, non abbiamo apprezzato le figuracce fatte negli ultimi consigli per colpa di alcuni elementi” ha continuato Monteleone ribadendo “che il Partito Democratico non è causa di alcun male, ma, vittima, per aver preteso di cambiare modo di governare. Diciamo come stanno veramente le cose. O io sono un marziano, oppure qualcuno fa finta di non vedere e sapere come, realmente, sta funzionando l’Amministrazione. Non basta tagliare nastri o mandare delle email, bisogna fare, ma, soprattutto, saper fare”.
Un duro colpo, l’ennesimo, all’interno della giunta Valsecchi, che, come si suol dire, pare scavarsi la fossa da sola, generando dissapori e malumori al proprio interno, in un “gioco” che potrebbe condurla, con due anni d’anticipo, alla fine del governo. Una prospettiva tutt’altro che utopica, considerando anche solo la mera questione numerica, basterebbe, infatti sommare un eventuale abbandono del capogruppo Monteleone all’allontanamento, moderato, già in atto, del consigliere Valentino Mainetti, per non avere la maggioranza.