CALOLZIO – Una grande festa per la sezione calolziese dell’Avis, quella che si è svolta nella mattinata di domenica nella frazione di Rossino. Al corteo, fino alla chiesa di San Lorenzo dove è stata celebrata, da don Luciano, l’Eucarestia, è seguita la premiazione, presso il salone dell’oratorio, dei donatori di sangue.
“Anche quest’anno siamo giunti alla festa del donatore ed è l’ultima per me da presidente – ha esordito Lionello Catteneo, presidente dell’associazione da ben 8 anni consecutivi, che a febbraio lascerà il passo “alle nuove generazioni di avisini volontari perché sono convinto che i cambiamenti, in qualsiasi campo, danno frutti nuovi e più rispondenti al cambio dei tempi. Non mi stancherò mai di ripeterlo. Servono forze fresche. Ma il mio aiuto, anche sotto altri aspetti, ci sarà sempre”
Un impegno costante e a 360 gradi quello dell’AVIS di Calolzio che porta avanti numerose iniziative soprattutto rivolgendosi ai bambini e ragazzi direttamente nelle scuole; “questo è un po’ il nostro fiore all’occhiello perché la presenza nelle scuole ha dato i suoi frutti in questi anni. Vediamo moltissimi giovani avvicinarsi alla nostra Associazione, e questo è anche dovuto all’incessante lavoro di coinvolgimento in ogni ordine scolastico”, ha spiegato Cattaneo, senza dimenticare la collaborazione con l’amministrazione comunale calolziese e la donazione all’Oratorio di Foppenico, la scorsa settimana, del defibrillatore semiautomatico “che potrà servire per il Campo sportivo e per l’Oratorio stesso”. Proprio la donazione del DAE è stata richiamata nel saluto del sindaco di Calolzio Cesare Valsecchi: “con vero piacere ho accettato questo invito per rivolgere ancora una volta il grazie dell’amministrazione per le sinergie fra le varie associazioni di Calolziocorte che contribuiscono a migliorare la vita nella nostra città”
Presente anche il primo cittadino di Erve, Gian Carlo Valsecchi: “la collaborazione tra il gruppo di Erve e l’Avis Calolzio è da sempre molto intensa, sono donatore dal 1982 e ho visto crescere negli anni l’impegno di trasmettere ai giovani la voglia di diventare donatori, quest’anno abbiamo chiuso con la donazione di alcuni libri che l’Avis ha regalato alla nostra biblioteca, un gesto molto importante nella nostra piccola comunità”.
I discorsi delle autorità si sono conclusi con un pensiero espresso dal rappresentante dell’Avis provinciale, Guglielmo Magni, “i momenti più belli della vita sono quelli che rendono più bella la vita degli altri”, un vero e proprio motto per chi sceglie di iscriversi all’Avis.
La mattinata è proseguita con le premiazioni degli Avisini per il loro impegno costante nel tempo a favore del prossimo, sono, infatti state riconosciute le medaglie di rame, a chi è donatore da 3 anni, d’argento, da 5 anni, argento dorato, da 10 anni, d’oro per chi è iscritto all’associazione da 20 anni , oro con rubino da 30 anni, infine la medaglia oro con smeraldo per chi è donatore da 40 anni, andate a Riva Franca e Locatelli Roberto.
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