CALOLZIO – “Qualche giorno fa, la Giunta di Calolziocorte, nel bel mezzo dell’ennesima crisi, ha dato il via libera all’iter per cedere l’ultimo gioiello del nostro Comune, ovvero la partecipazione di Ausm in Acel Service”, esordisce così Marco Ghezzi, capogruppo di minoranza Lega Nord, che denunciando “l’ennesimo atto di arroganza” da parte della maggioranza, chiede che si convochi una commissione ad hoc per fare chiarezza.
La polemica riguarda Ausm, l’azienda unica dei servizi municipalizzati calolziese, e nello specifico la delibera, approvata il 18 ottobre scorso, dalla giunta Valsecchi, con la quale si autorizza la perizia che costituirebbe il primo step nell’iter per la vendita del 4,54% di azioni in Acel Service, “questa percentuale vale qualche milione di euro- aggiunge il consigliere, stimando una cifra fra i 60 e gli 80 milioni – si gioca su come verrà valutata”.
“Un’operazione molto importante, per la quale occorrerebbe il consenso di una larga maggioranza. E soprattutto tanta trasparenza. E invece, ancora una volta, si decide tutto tra quattro mura, tra presidente di Ausm – Andrea Bonaiti – e Sindaco, senza nemmeno informare la Commissione Bilancio e i consiglieri. Si comportano come se fossero loro i padroni dell’azienda, che fino a prova contraria è dei cittadini” ha continuato il capogruppo della minoranza che, contestando il metodo dell’amministrazione, chiede che si faccia chiarezza, “vogliamo capire se è necessario o meno fare questa operazione, non permetteremo che si ripeta quanto successo con la cessione del ramo rifiuti di Ausm”; quando furono fatte due perizie sul valore dell’azienda nel giro di pochi giorni, la seconda più bassa di quasi il 40%, “curiosamente vicina a quella fatta dall’acquirente come, per altro dichiarato in consiglio dall’attuale assessore Cola” .
La questione, che concerne il ramo rifiuti, “è ancora al vaglio della Corte dei Conti. Fa impressione la lentezza con cui si risolvono i problemi della città, a confronto con la rara celerità con cui si effettuano operazioni milionarie, che prevedono lo smantellamento del patrimonio comune che altri, in passato, a partire dal sindaco Autelitano, hanno costruito con fatica e lungimiranza. Patrimonio che finora garantiva una rendita a tutti i cittadini”.
“Denunciamo l’ennesimo atto di arroganza e chiediamo l’immediata convocazione della Commissione Bilancio per capire se esistano davvero gli estremi per fare questa operazione e quali siano le intenzioni dell’Amministrazione al riguardo”, ha poi concluso Ghezzi .