CALOLZIO – Il gruppo di volontari della Protezione civile calolziese avrà un nuovo mezzo, un pick- up Isuzu D-max 4×4, equipaggiato ad hoc con le attrezzature necessarie, questa l’intenzione dell’amministrazione comunale, discussa nelle variazioni al bilancio. “I volontari oggi usano i propri mezzi”, un acquisto necessario, quindi, per l’assessore Mazzoleni, ma la Lega non è d’accordo.
Per l’acquisto del mezzo saranno stanziati fino a 34 mila euro; 30 mila in avanzo dal bilancio preventivo e 4 mila, vincolati a questo fine, da contributo BIM (Bacino Imbrifero Montano). “Non raggiungeremo una cifra così alta, il prezzo effettivo del pick-up è di 18 mila euro a cui vanno aggiunti, l’iva e 5-6mila euro di accessori, se avremo parere favorevole in consiglio, comunicheremo la cifra esatta e i soldi che avanzeranno andranno in bilancio” ha commentato l’assessore Sonia Mazzoleni, attaccata dal consigliere per Lega Nord Tina Balossi, che ha espresso il proprio dissenso e non poche perplessità; “mi sembra una spesa eccessiva- ha esordito- è proprio necessario l’acquisto di un mezzo nuovo? Soprattutto bisogna pensare anche al garage, non si può lasciare un pick-up nuovo di pacca in giro”.
“Attualmente il gruppo utilizza i propri mezzi, anche durante le emergenze ci siamo attivati trasportando transenne e attrezzature da soli, per questo è necessario l’acquisto di un pick-up, se si vuol far credere che la Protezione civile sia solo un costo, invito a riflettere su cosa sta purtroppo succedendo in altre parti d’Italia. I volontari hanno dedicato per la nostra città circa 1600 ore gratuite di notte e di giorno nell’arco di un anno e mezzo, ma se qualcuno continua a polemizzare vuol dire che non si è accorto di tale servizio”, ha risposto l’assessore Mazzoleni, sottolineando che “non c’è spreco, sarebbe il modello base previsto per la Protezione Civile, dotato di lampeggiante, verricello e gancio”.
Di carattere tecnico, invece, l’intervento di Marco Ghezzi, capogruppo leghista, che ha sconsigliato l’acquisto del marchio Isuzu che “non ha una rete d’assistenza sviluppata sul nostro territorio”, i centri più vicini si troverebbero, infatti, in Valsassina o Valtellina, una proposta, quest’ultima, che verrà presa in considerazione dall’amministrazione; “si tratta più che altro di una convenzione con Consip, altri marchi hanno prezzi molto più elevati, ma valuteremo” ha concluso l’assessore.