Ritoccare l’Irpef? C’è chi dice “Ni”, c’è chi dice “No”

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Giorgio Buizza

Ritoccare l’addizionale Irpef per far quadrare i conti delle casse comunali e mantenere fede al Patto di Stabilità?
Un’ipotesi che è emersa nella riunione di sabato mattina alla quale hanno partecipato le forze politiche di maggioranza che governano la città di Lecco; un primo step verso la stesura di quello che sarà il Bilancio comunale.

A non vedere di buon occhio questa soluzione abbozzata da Giorgio Buizza capogruppo del PD è Corrado Valsecchi, portavoce della civica Appello per Lecco: “Siamo molto stupiti dalle dichiarazioni, a nostro giudizio, avventate, del capogruppo del Pd, che danno per ‘scelta inevitabile’ un aumento dell’addizionale Irpef. Assolutamente nulla è stato deciso in quella riunione, tanto meno un aumento dell’addizionale Irpef – afferma il portavoce della civica Appello per Lecco, che prosegue – Per prima cosa ci sono impegni assunti in campagna elettorale, anche personalmente dal sindaco, se possibile, da onorare e comunque evitare che questi impegni esplicitati durante uno scenario politico, economico e sociale diverso da quello attuale penalizzino parte della popolazione che è già sottoposta ad una pressione fiscale insopportabile semplicemente perché ha deciso di pagare, come ogni buon cittadino dovrebbe fare, le tasse”.

Quindi Valsecchi lancia una sorta di controproposta: “In una città come Lecco dove si annidano sacche di evasione fiscale importanti l’impegno dell’Amministrazione deve essere prima di tutto proiettata a recuperare risorse significative dalla lotta all’evasione; viceversa, rischieremmo di mettere nuovamente, anche a livello locale, le mani nelle tasche dei cittadini che già fanno il loro dovere, fino in fondo, di contribuenti onesti. Quindi sia chiaro, per evitare di far passare una discussione legittima come una decisione già assunta, Appello per Lecco ritiene che l’eventuale rimodulazione dell’addizionale Irpef dovrà essere esaminata attentamente ed in ogni caso non riteniamo, allo stato attuale, che sia una ‘scelta inevitabile’, come affermato da Giorgio Buizza”.

A replicare all’intervento di Valsecchi è lo stesso Buizza: “Nella discussione di sabato sono state avanzate diverse ipotesi e quella relativa all’Irpef è una delle tante e nessuno ha ancora deciso nulla. Si sta lavorando per cercare di capire come far fronte alla forbice tra le entrate e le uscite cifra stimata tra i 3 milioni e mezzo e i 4 milioni e mezzo di euro”.

L’idea di rimettere mano all’Irpef è stata presa in considerazione anche perchè “mentre fino allo scorso anno – prosegue Buizza l’aliquota era unica e stabilita dallo Stato, adesso lo Stato stesso l’ha sbloccata e consente alle Amministrazioni locali di decidere. Con questo non voglio dire che si deve necessariamente percorrere questa strafa. Un’altra via è quella delle riduzioni dei costi, anche se da tagliare è rimasto davvero poco. Ci sono spese rigide che non si possono toccare come per esempio quelle del personale già di per sè risicato, possiamo pensare di risparmiare su riscaldamento e corrente, ma credere di recuperare qualche centinaio di euro con le bollette è difficile, almeno che non lasciamo Lecco al buio”, chiude ironicamente Buizza, prima di proseguire – Un’altra strada percorribile sono gli oneri di urbanizzazione…”
Poi il capogruppo consiliare del Pd torna sull’Irpef: “Se si dovesse rimodulare l’Irpef è chiaro che sono necessari nuovi criteri per evitare di colpire le fasce più deboli, e questo sarebbe fattibile per esempio estendendo oltre i 10 mila euro il tetto per ottenere l’esenzione”.

Per quanto riguarda la lotta all’evasione fiscale, Buizza non ha dubbi: “Se si riuscisse a perseguire questo obiettivo avremmo risolto buona parte dei problemi di bilancio, se non tutti. E’ chiaro però che sono sempre azioni a lungo termine e noi ora dobbiamo far quadrare il Bilancio imminente”.