CALOLZIO – “Ai consiglieri e agli alfieri che si sono succeduti durante il mio mandato e che si sono adoperati per mandare avanti la ‘baracca’ va il mio grazie. Grazie per l’impegno silenzioso, per le enormi fatiche fatte, per il tempo che hanno dovuto rubare agli affetti”. Ha esordito così, Gian Luigi Marchetti, nel suo ultimo discorso in veste di capogruppo della sezione calolziese degli Alpini, questa mattina, domenica, nella sede antistante la Chiesa di Calolzio, in occasione dell’assemblea annuale ed il rinnovo del consiglio.
“Questo grazie non è solo mio, ma è il grazie di tutti i nostri concittadini che guardano a noi Alpini con ammirazione e fiducia” ha poi continuato, sottolineando il ruolo importante che gli Alpini ricoprono all’interno della comunità, dalle tante iniziative organizzate, al costante impegno che si erge sulla base di quei valori che troppo spesso appaiono lontani nel tempo. “Ringrazio Gianluigi, che non si è ricandidato, per quello che ha fatto in questi 3 anni” ha dichiarato Stefano Casetto, coordinatore di zona del gruppo Valle San Martino e candidato al consiglio degli Alpini di Bergamo, esprimendo il proprio affetto.
Per tutta la giornata di domenica si svolgeranno, le votazioni per il rinnovo delle cariche all’interno del consiglio, il cui esito si conoscerà dopo le 17.
L’unico candidato al ruolo di capogruppo è Claudio Prati, mentre i quattordici consiglieri verranno scelti fra: Angelo Angeli, Dino Bonaiti, Egidio Bonacina, Enrico Bonacina, Egidio Carsana, Pierluigi Conti, Franco Donghi, Mariangelo Esposito, Giovanbattista Gatti, Valentino Mainetti, Aurelio Mellesi, Nicola Perucchini, Claudio Prati, Costantino Scola, Claudio Spreafico, Alessandro Valsecchi, Roberto Valsecchi e Carlo Vertemati.
L’assemblea è stata, poi, l’occasione per tracciare il bilancio del gruppo calolziese, che con i suoi 301 iscritti è annoverato fra i più numerosi della sezione di Bergamo, al quarto posto, dopo Zogno (374 iscritti), Alzano Lombardo (338) e Gandino (309), nonostante il calo d’iscrizione consistente, pari al 9.2% solo nell’ultimo anno, segnato anche delle morti di ben otto membri storici.
Svariate le iniziative messe in campo nel corso dell’anno dagli Alpini; “ci sono attività che molti dei nostri concittadini non sanno neanche che facciamo, ad esempio il mantenimento ed il taglio dell’erba al Parco Alpini, la pulizia della roccia dietro il monumento ai Caduti, la giornata del verde, la festa del nonno – ha detto Marchetti – ce ne sarebbero tante altre, ma voglio ricordare forse la più importante, quella dove andiamo a parlare agli alunni spiegando la storia del Tricolore – ha continuato, evidenziando, poi, tutte – le altre attività che facciamo per racimolare un po’ di soldi, per mantenere vive le opere di solidarietà ed il sostegno alla Lega Italiana Lotta ai Tumori, l’associazione Paolo Belli Stop Leucemia, l’adozione a distanza di un ragazzo”. Fra le manifestazioni del 2016 spiccano le due raccolte fondi, organizzate, la prima in collaborazione con l’amministrazione comunale, con i Volontari del Soccorso e dell’oratorio, la seconda, in favore delle zone terremotate; “abbiamo in cassa ancora 1500 euro raccolti alla taragnata, non abbiamo ancora stabilito a chi devolverli- ha spiegato il capogruppo- sicuramente saranno destinati alla zona marchigiana” la più colpita, ma meno presente nel clamore mediatico. Di fatto il gruppo calolziese ha chiuso il 2016 con 10.800 euro di attivo, “un gruzzoletto che scenderà per le donazioni e poi raccoglieremo di nuovo” ha aggiunto Gianluigi Marchetti.
Non sono mancati i malumori e le precisazioni; “mi sono giunte voci, e questo mi dà parecchio fastidio, che oltre ad essere chiamati ‘caldarrostai’, ci siano persone, ed anche soci Alpini, che dicano che ‘non ci sono più gli Alpini di una volta, un tempo sì che facevano qualcosa di bello ed importante’, ma i tempi sono cambiati, molte cose oggi è quasi impossibile metterle in pratica e movimentare Calolzio non spetta agli Alpini” ha concluso Marchetti.
Prima delle discussioni è stato ritagliato il momento, ormai tradizionale ed importante, di consegna della targa della solidarietà Alpina, attribuita quest’anno ad un emozionato Felice Tentori , “lui ha istituito il gruppo degli scout molti anni fa, oggi portiamo avanti questa cosa con il campo scuola estivo” ha dichiarato Stefano Casetto, a cui poi è seguito l’intervento di Giancarlo Papini, Amico degli Alpini e consigliere della Pro Loco, che, lo scorso anno, ha ricevuto lo stesso riconoscimento: “mi sento un vaso di coccio accanto ad una botte di ferro a confronto di Felice, lo ringrazio molto per quello che ha fatto e continua a fare, in silenzio, gli auguro ancora molti anni di fervido lavoro”.