LECCO – Utilizzo questo spazio che si sta rivelando un prezioso strumento di comunicazione con i cittadini per rispondere a una domanda che aleggia, in modo più o meno esplicito, in città.
Si chiedono se la scissione del Partito Democratico, al quale appartengo senza se e senza ma, potrà avere riflessi sull’attività del Comune e in particolare sull’unità della maggioranza. Faccio eccezione alla regola per questo momento politico, solo perché da settimane i media si sono occupati della vicenda PD e in qualche modo l’opinione pubblica vi si è trovata immersa, nonostante tenga anche io a precisare che i problemi scottanti dei cittadini e delle famiglie sono altri. Tradotto sul piano istituzionale, la divisione del PD non avrà nessun effetto per la ragione molto semplice che il livello politico è altra cosa da quello istituzionale. Non solo: il primo è tutto inerente alla vita e alle dinamiche di un movimento, il secondo attiene al rapporto di un sindaco eletto direttamente da un popolo e di una maggioranza costruita intorno a lui. Tra l’altro non è che io chieda atti di lealtà o di fedeltà alla mia persona o al mio ruolo, bensì il codice istituzionale prevede coerenza verso un programma che è la nostra “Bibbia”, il testo fondamentale sul quale i cittadini esprimono ed esprimeranno la loro fiducia.
E il nostro programma lo stiamo rispettando con impegno quotidiano, nonostante qualche passo falso e i limiti oggettivi provocati da fattori differenti. Si veda la vicenda Bione che è un po’ la “summa” delle difficoltà e delle responsabilità di amministratori e dirigenti.
Chiarito questo aspetto, diciamo politico, sono ottimista sull’attività degli anni a venire anche in virtù di quel bilancio 2017, approvato entro dicembre 2016, che ci permette di operare con chiarezza di obiettivi, con certezza di tempi e con efficacia delle procedure. E’ anche l’occasione per rilanciare la cosiddetta “macchina comunale” mettendo a frutto il cambio dirigenziale in atto con l’obiettivo di instaurare quel rapporto di collaborazione e anche di fiducia reciproca che permetta alla struttura di evitare inciampi e dannose perdite di tempo.
I ruoli e le responsabilità sono ben definiti, così come il primato della politica cui toccano le scelte di fondo e l’azione di sintesi, mentre ad altri, nell’officina comunale, compete di mettere il motore nelle condizioni di non grippare e di raggiungere senza intoppi la meta.
Il Sindaco
Virginio Brivio