Belgrado e Halle, gli atleti della Colombo Costruzioni tre volte in azzurro

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Simone Cairoli

BELGRADO – Copertina sicuramente per la  XXXIV^ edizione dei campionati Europei Assoluti Indoor che si sono disputati da venerdì a domenica a Belgrado in Serbia.

Immenso Fabrizio Donato capace a 40 anni di salire sul secondo gradino del podio nel salto triplo con la misura di 17,13m a soli 7cm dal titolo continentale, una medaglia dedicata dal finanziere alla moglie e ai figli.

Ma a Belgrado c’era anche un po’ di Lecco a tenere incollati al video gli appassionati, Simone Cairoli di Villa Guardia nato atleticamente nel Gs Bernatese ma che difende dal 2008 i colori dell’Atl Lecco Colombo Costruzioni . Attualmente lavora part-time come commesso in un negozio di articoli sportivi a Saronno, allenato da Andrea Calandrina è campione italiano in carica di prove multiple e grazie ai 5824 punti di eptathlon ottenuto a Bordeaux il 18/19 febbraio è stato convocato per Belgrado. Parte subito forte grazie ai 60m e soprattutto al salto in lungo, 7”04 (5° posto)  e primato personale a 7,55m (2° posto) e terzo posto parziale  dopo due gare, ma nessuno si fa illusioni, alla terza gara c’è il getto del peso, specialità questa in cui il lecchese non eccelle e anche se con 12,21m (15°) migliora sensibilmente la misura di Bordaux, resta lontano dal personale e appesantisce la classifica parziale che lo vedono retrocedere in 15^ posizione,  al termine della prima giornata manca solo il salto in alto con l’asticella passata a 2,04m (5° posto)  e risalita in 10^ posizione.

La seconda giornata lo vede a 8”31 sui 60hs (14°) sfiorare il personale che risale al 2015 che resiste per un solo centesimo, cade invece quello del salto con l’asta dove con 4,60m (11°) aggiunge in un sol colpo ben 15 cm al personale, ultima fatica conclusiva sono i 1000m dove con 2’40”14 è subito a ridosso dei primi (3° posto) e con 5841 punti nuovo primato personale si classifica al 12° posto e arriva a soli 131 punti dal record italiano di William Frullani che risale al 2009.

“Sono felicissimo. E’ stata una gara impegnativa, di altissimo livello, e sono contento di essere arrivato fino alla fine, tirando fuori il personale. Questo è un ambiente stimolante e ci si ritrova in situazioni dove non si credeva di riuscire ad arrivare, ad esempio 4,60 nell’asta è un bel traguardo però so che posso saltare di più, invece nell’alto a 2,01 eravamo ancora tutti in gara. L’obiettivo della stagione all’aperto sarà il minimo per gli Europei del prossimo anno”.

A Belgrado presente anche un altro lecchese, Goran Nava di Castello Brianza che a 36 anni riesce ancora a qualificarsi per una manifestazione importante, lui che di mamma con nazionalità serba, ha scelto il doppio passaporto quando gli è stata data l’opportunità di partecipare alle olimpiadi di Pechino con la maglia nazionale serba e da allora è sempre quella nelle occasioni che contano, mondiali, o europei sia all’aperto che indoor, come dice lo stesso Goran, queste saranno le ultime gare a livello internazionale in quanto è giunto il momento di appendere le scarpe al chiodo, la sua partecipazione a questi europei sui 1500m dove aveva ottenuto il minimo con 3’43”34 ottenuto a Sabadel con la maglia del Cus Pro Patria Milano, l’ha visto in gara nella terza serie dover si piazza al 6° posto in 3’48”53, passano i primi due più i migliori tre tempi degli esclusi, pe chiudere in bellezza ci volevano almeno 3” in meno e Goran chiude la sua prova al 13° posto.

HALLE – Maglia azzurra per Mattia Montini e Mustafà Belgiti nell’incontro internazionale indoor tra Germania, Francia e Italia.

Per Mattia meritata convocazione dopo il secondo posto ai campionati italiani Juniores sui 60hs dove con 7”97 aveva ottenuto il miglior tempo in semifinale, tempo appaiato dal campione italiano Mattia Di Panfilo che l’aveva successivamente letteralmente bruciato sul traguardo nella successiva finale col lecchese a mordersi le unghie con 8”00.

A Halle una formula nuova con due gare  e con la somma dei tempi a dare un’unica classifica, Montini con 15”91 chiude al 4° posto con Di Panfilo 2° con 15”74 ma quel che conta è il 7”88 con cui corre la seconda prova , quasi 1 decimo di miglioramento del vecchio personale e soli 7 centesimi dal primato italiano di Lorenzo Perini che resiste a 7”81 e 4° miglior tempo di sempre in Italia nella categoria Juniores.

Mustafà viene convocato grazie al 4° posto sui 1500m dei campionati italiani ma due davanti non hanno la cittadinanza italiana e non possono indossare la maglia azzurra, la gara dei 1500m come racconta lui stesso è stata tattica e nessuno andava davanti a tirare, ai 1000 il passaggio era di quelli senza ambizioni cronometriche, quando la gara entra nel vivo, davanti si fanno spazio quelli che hanno grandi cambi di ritmo, lui che è stato azzurrino di cross a Chia ai recenti campionati europei, cerca di stare in scia ma davanti il ritmo si fa infuocato e alla fine arriva per il lecchese il nuovo personale indoor con 4’02”36 che gli vale il 6° posto.