Scuola. Venerdì lo sciopero dei sindacati di base (USB)

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LECCO – “Tra una settimana al governo Gentiloni piacerebbe portare a compimento il progetto di distruzione della scuola pubblica pomposamente chiamato Buona Scuola. Per dire NO alla pessima riforma partorita da Renzi, venerdì 17 Usb, insieme a Cobas, Unicobas, Anief e Federata, proclama lo sciopero generale del settore e farà sentire in tutte le piazze la propria voce”.

Lo annuncia l’Unione Sindacale di Base che anche in provincia di Lecco coordina la mobilitazione. Le manifestazioni si terranno a Roma, Torino, Bologna, Napoli, Bari, Cagliari, Palermo e Catania, ma presidi si svolgeranno in tutte le altre città.

“Perché risuoni un no potente non solo alle deleghe, ma anche a meccanismi perversi e distruttivi studiati contro i lavoratori, come la chiamata diretta, l’assegnazione su ambito e non su scuola, il bonus docenti, la formazione fortemente orientata dall’alto e lesiva della libertà di insegnamento, la messa a regime dell’alternanza-scuola lavoro e degli Invalsi. Tutti stratagemmi che segnano la caduta irreversibile dell’autonomia didattica e il totale asservimento dei lavoratori al potere crescente dei dirigenti scolastici. Perché si cominci a vedere la fine del più lungo blocco contrattuale di questa Italia, destinando i fondi del “merito”, della carta del docente e anche del fondo di istituto alla contrattazione nazionale per un aumento che garantisca a docenti e ATA il recupero non meno di quel 20% di salario perso. Perché sia garantita l’assunzione su tutti i posti disponibili in organico di diritto e di fatto per i precari che vantano almeno 36 mesi di servizio. Perché venga ampliato l’organico del personale ATA e ci sia l’eliminazione delle restrizioni nelle nomine dei supplenti”.

I sindacati protestano anche per la legge 104 e quella che viene definita l’iperburocratizzazione del percorso di riconoscimento delle ore di sostegno, “che sembra pensato apposta per impedire alle famiglie di vincere le cause contro il Miur nei tribunali, come è accaduto negli ultimi anni ogni qualvolta lo Stato non garantiva un numero sufficiente di ore di sostegno. Per questo la rete delle 65 associazioni di famiglie con persone con disabilità (oggi 101) ha aderito allo sciopero del 17 marzo”. “Nell’anno in cui ricorre il venticinquesimo anniversario della legge 104 non è possibile tacere e veder tornare indietro il nostro sistema scolastico”.